La 1° Stagione dell’Anima Festival.

Venerdì 1° luglio alle ore 21.30 verrà inaugurata ufficialmente la 1° Stagione dell’Anima Festival, manifestazione che nasce dalla progettualità dell’Associazione Arturo Toscanini, con il live di MALIKA AYANE. Sul palco con l’artista milanese i cinque musicisti storici: Carlo Gaudiello, Marco Mariniello, Leif Searcy, Stefano Brandoni e Giulia Monti.

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Fulcro del Festival la suggestiva location dell’Anfiteatro dell’Anima che si trova sull’altipiano tra Cervere e Fossano (CN), un grande spazio all’aperto che riprende idealmente il modello dei teatri della classicità greca, nato dal connubio tra la passione dei fratelli Natascia e Ivan Chiarlo, musicisti e promotori di eventi culturali, e un paesaggio unico come quello del basso Piemonte. “Un luogo spirituale dove l’arte, la musica, il teatro, la danza si possano coniugare con la natura”.

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Il palcoscenico dell’Anfiteatro dell’Anima accoglierà grandi nomi della musica italiana e dello spettacolo fino ai primi di agosto: MALIKA AYANE, ALEX BRITTI, CLEMENTINO, PAOLO ROSSI, LUCA CARBONI, NINO FRASSICA, MARCO TRAVAGLIO, IGOR SIBALDI, DAVIDE SIBALDI, L’ORCHESTRA LA NOTTE DELLA TARANTA.

L’Anfiteatro dell’Anima è “un luogo che evoca mistero solenne e quasi mistico i dolci clivi delle Langhe benedette d’ubertà e il Monviso che si erge nel cielo simile ad un’anima in contemplazione…  Un soffio d’infinito…”.

Uno spazio introspettivo immerso nella natura dove l’artista è tutt’uno con il proprio pubblico, separati solo da uno specchio d’acqua di fronte al palco, un simbolico golfo mistico naturale.

Proprio questa dimensione intima e naturale, la speciale alchimia che si crea tra spettatore e artista, sono la cifra del Festival. Un’immersione totale nell’arte e nella naturalità, non a caso nessuna struttura in cemento è stata utilizzata per la realizzazione dell’Anfiteatro, solo pietra ed erba.  con l’attento studio dell’inclinazione della platea per consentire anche agli spettatori delle ultime file di godere di una vista completa del palco. La volontà di Ivan Chiarlo è quella di mantenere un forte e rispettoso legame con il paesaggio. “Abbiamo voluto creare un luogo spirituale – spiega Ivan Chiarlo – dove l’arte, la musica, il teatro, la danza si coniughino con la natura. La Santità Sconosciuta– Piemonte Terra di Santi, è stata l’esperienza che ci ha suggerito questo progetto perché il pubblico che l’ha seguita ci ha fatto capire che ci sono tante persone che ricercano questi valori e li apprezzano“. Il teatro potrà accogliere oltre cinquemila spettatori, con duemila posti a sedere su poltroncine che verranno disposte sulle gradinate, e i restanti nel prato che si estende alle loro spalle.

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