il Pompeilab darà il via all’ottava edizione di TeatroLab2017

teatro2017 OK SI A3

Il 28 maggio prossimo il Pompeilab darà il via all’ottava edizione di TeatroLab2017, la fortunata rassegna teatrale e musicale che negli anni ha visto avvicendarsi sui suoi palcoscenici i più grandi nomi dello spettacolo. Anche quest’anno ci attende un ricco parterre di artisti, vanto e gloria dell’arte italiana nel mondo! Sei imperdibili appuntamenti dalle ore 21,00:

Domenica 28 maggio “PRESENTAZIONE TEATROLAB 2017”

Serata non priva di accenti artistici speciali! Pompeilab, infatti, sarà lieto di offrire al pubblico la visione del lavoro di fine anno dei corsisti dei suoi due laboratori teatrali in attivo, quello “Sperimentale” diretto da Salvatore Stellaro ed il laboratorio “Corpo, voce e anima” diretto da Enrico Vicinanza. Una nuova formula studiata dal team pompeiano per dare la possibilità a dei giovani talenti di essere inseriti in un prestigioso cartellone e condividere l'esperienza scenica con professionisti dello spettacolo. Alle ore 21 assisteremo alla lezione aperta “ImprovvisaMente” diretta da Salvatore Stellaro durante la quale i suoi artisti si cimenteranno in esercizi legati al tema dell'improvvisazione teatrale. Alle ore 21,30 sarà la volta della messa in scena dello studio sull'Amleto e la letteratura poetica e drammatica di W. Shakespeare “...OH LOVELY WILLIAM! Processo per Ofelia” per la regia di Enrico Vicinanza che ne ha curato inoltre il disegno scenico e la direzione musicale nell'allestimento di Pompeilab. Lo studio godrà della partecipazione straordinaria in scena dello stesso regista, della danzatrice Alessandra Sorrentino e dell'attore Rodolfo Medina.

Domenica 4 giugno " 'O 'MBRUOGLIO 'MBRUGLIATO", opera buffa in due atti di Rossella Santoro.

Un'opera comica, moderna ed al tempo stesso antica, supportata dalle musiche originali del M° Stefano Busiello, dalle scene di Pasquale Minopoli, dai costumi di Ida Falconetti per la regia dell'autrice ed anche attrice Rossella Santoro. L'intreccio si snoda da un inganno ai danni dei Baroni dell'Alce, Rodelinda e Uberto, ordito dalle loro furbe serve Chiaruccia e Giulia. Da qui s'innesca una girandola di equivoci che coinvolge altri personaggi e che culminerà in un esilarante finale. L'imbroglio si "sbroglierà"?...Chissà...?!... ". 'O 'mbruoglio 'mbrugliato" prende vita dalla penna dell'autrice liberamente ispirata a "La Baronessa ovvero Gli equivoci" rappresentata una sola volta a Napoli al Teatro de' Fiorentini nel 1729. La volontà dell'autrice è quella di recuperare un patrimonio vastissimo della tradizione teatrale napoletana dell' opera buffa più o meno nota cercando di trovare prospettive sceniche nuove ed avvincenti. Gli attori e i cantanti in questa rappresentazione sono: Rossella santoro, Vincenzo Santoro, Pasquale Minopoli, Loriana Magliuolo, Pasquale Falconetti, Tommaso Tuccillo, il soprano Sabrina Santoro e il baritono Stefano Di Fraia.

Domenica 11 giugno “NOI…I TARANTO” Scritto e diretto da Corrado Taranto A trent’anni dalla scomparsa di Nino e Carlo Taranto

Più di cento anni fa, nel popolare quartiere di Forcella, nascevano i Taranto. La sua fu una recitazione misurata, mai volgare, garbata nei modi, senza eccessi: nonostante sia stato partecipe di un cinema sostanzialmente comico, leggero ma non greve, riuscì a rivelare la completezza delle sue doti in Anni facili (1953) di Luigi Zampa, film che gli valse nel 1954 il Nastro d'argento come protagonista. Questo spettacolo vuole essere una carrellata nella sua lunga e gloriosa carriera. Si scopriranno, attraverso il racconto, lati sconosciuti di quello che fu considerato “il signore della risata”. Taranto ebbe la sua prima e vera consacrazione oltreoceano, con la compagnia di sceneggiata di Cafiero-Fumo, facendo proprie preziose esperienze attoriali e dotandosi di competenze che gli permiserodi passare dalla canzone alla macchietta, dal genere comico a quello drammatico. Lo troveremo protagonista nel Varietà, splendido interprete di un genere storico indimenticabile: “ la macchietta”. In teatro fu precursore nella Rivista e ottimo interprete di prosa; lo rivedremo in televisione, in cinema, in una panoramica del suo modo di essere artista a 360 gradi. Al suo fianco, ad accompagnarlo in tanti di questi momenti, ci fu il fratello Carlo, sempre presente in teatro con lui, ma con una carriera autonoma, anche nel cinema, con gustose interpretazioni come ne “Il medico e lo stregone”, con la regia di Mario Monicelli, e in “Mi manda Picone” a fianco di Giancarlo Giannini e la regia di Nanni Loy e non ultimo “Il presidente del Borgorosso” al fianco di Alberto Sordi.Interprete al fianco del fratello del memorabile “CARNEVALE” in “MORTE DI CARNEVALE” di Raffaele Viviani. Sarà proprio il figlio di Carlo, Corrado, a essere conduttore e interprete di questo spettacolo-omaggio. Rivedremo, in video, il Taranto della Rivista, del Cinema, del Teatro, della Televisione e al suo fianco il fratello Carlo, Totò, Fabrizi, Macario. Ascolteremo alcune delle sue più famose interpretazioni attraverso la voce di Corrado Taranto. Rivivremo attraverso storie e aneddoti, la vita dell'uomo e dell'artista. Saranno inoltre presentati due inediti, due provini discografici incisi da Nino e Carlo, entrambi registrati durante una tournèe tenuta negli Stati Uniti. Uno spettacolo originale, dove l’ambientazione di scena sono le immagini e i filmati tratti da film, commedie e momenti di vita.

Domenica 9 luglio “PULCINELLA DI MARE” teatro tradizionale dei burattini dal 1989 con Gaspare Nasuto regia e testi: G. Nasuto

Cinque secoli d'Arte dei burattini napoletani si fondono per dare vita al lavoro di questa Compagnia diretta da Nasuto. La costruzione dei burattini finemente intagliati in legno di noce e ciliegio, la cura minuziosa del teatrino, l'uso della PIVETTA e l'arte sopraffina del movimento, rendono gli spettacoli di Gaspare Nasuto, uno dei più grandi interpreti ed autori di Pulcinella nel mondo, densi di emozionante magia. Musicalità, divertimento e patrimonio tradizionale fanno di quest' opera per grandi e piccini, un piccolo capolavoro premiato in tutto il mondo.

Domenica 16 luglio “QUOTIDIANE ISPIRAZIONI” viaggio di Musica e Parole tra eredità artistiche in collaborazione con il Nest (Napoli Est Teatro) con Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Emanuele Ammendola (contrabbasso) regia: Giuseppe Miale Di Mauro

Napoli è per chiunque scelga di fare arte un bagaglio di inestimabile valore pieno di storia, saperi, tradizioni e quindi ispirazioni; un giovane napoletano che deciderà di fare arte, quindi, attingerà inevitabilmente e non sempre consapevolmente da questo bagaglio. È dalla profonda convinzione del concetto appena esposto che prende vita “Quotidiane ispirazioni”: un viaggio di musica e parole tra le grandi e varie eredità artistiche della nostra città a cui tutti noi “guardiamo” come punto di partenza e guida per farsi ispirare verso il futuro. L’idea ispiratrice, dunque, mette al centro la musica e la poesia partenopea, melodie e artisti che ogni giorno ispirano il lavoro dei musicisti e degli attori coinvolti nello show messo in scena, ispirazioni quotidiane, appunto, che in questa occasione si è deciso di decifrare e codificare, a modo nostro naturalmente. Il risultato di questo percorso è stato un “recital dei nostri giorni”, una performance in cui attraverso un’ensamble di contrabasso e voce e 2 attori le nostre eredità artistiche si incontrano, si scontrano e talvolta si fondono senza soluzioni di continuità e senza rispondere a nessun ordine spazio temporale: così Pasolini incontra Viviani, Eduardo De Filippo, Carosone; i testi tratti dal libro “la Ferita” racconti di vittime innocenti di camorra si disciolgono nella la poetica di di Massimo Troisi e Pino Daniele che si fondono con le sonorità dei 99 posse e con quelle dei R&FUSION. Lo spettacolo si avvale della regia di Giuseppe Miale Di Mauro e interpretato da Francesco Di leva e Adriano Pantaleo, accompagnati da Emanuele Ammendola al contrabbasso e voce.

Domenica 3 settembre “NAPUCALISSE” (oratorio in lettura) di e con Mimmo Borrelli, musiche dal vivo di Antonio Della Ragione

Il Vesuvio è un vulcano dormiente, che sogna nel pericolo costante, ma destinato periodicamente svegliarsi. Dorme e veglia, prepara la veglia, prepara le casse di un funerale già programmato in tutti particolari, ma con l’ipocrisia della fertilità, della bellezza apparente della superficie dei paesaggi dell’abbondanza. Il Vesuvio è il doppio, come in teatro la sua visione è moltiplicata dai vettori sensoriali di chi lo interpreta e da chi lo ascolta. Il Vesuvio quando dorme accumula, accumula collera, violenza, indignazione, esplosione di morte che rinasce nella fertilità della terra e della vita. Il Vesuvio è il vulcano di Napoli. Il Vesuvio è Napoli: è il suo bilanciere d’orato di cocaina, il termometro nel culo di chi ha una febbre che non guarisce mai, lo specchio che si spacca ferendo a morte, in sangue di sacrificio necessario alla creazione, per poi ricomporsi da capo col nostro sangue, che a differenza di quello di S. Gennaro è “ghiarzo”, arso, scottato nel suo indotto ribollire. Il vulcano è anche un creatore, generatore, è una “vammana”, una levatrice di bastardi, una nutrice di esposti, di orfani dell’anima, dal quale nasce ogni cosa. Dunque è Dio, concretizzazione cinica, poiché senza l’effigiata iconografica rappresentazione, in terra, della creazione, Dio nell’abbondanza, nel dar vita alla vita così, della terra, dei mari, degli oceani, dell’atmosfera, delle prime forme di vita, da cui ha preso poi vita l’uomo dal fango. Ma è anche la morte, fautore di morte, la mano di dio, esecutore di giustizia quella giustizia, anche spietata che Dio stesso non può applicare, né vedere, né concepire poiché inevitabilmente per leggi di natura coinvolge anche gli innocenti e non può per questo essere a sua immagine e somiglianza. Quindi crea il suo opposto, il diavolo sprofondandolo sulla terra, come in una leggenda antica che racconta come la figura di Lucifero sia legata alle pendici di tale monte, Somma, cima sacra rispettata e anche odiata. Lucifero un tempo angelo sprofondato per compiere il terribile, scelto da Dio tra tutti perché, colui che lo amava di più, e solo chi ama ossessivamente può incattivirsi progressivamente e compiere meglio il male. Sulle ceneri i lapilli e l’ignimbrite lavica di questa schizofrenia, tra benessere e distruzione, vita e morte, giustizia e ingiustizia, coraggio e ignavia, camorra e onestà, omertà e denuncia, bene e male si muove l’uomo napoletano: ma catapultato in questa città figlia del fuoco e del diavolo, come un fauno, innocente nell’inconsapevolezza di essere, di pulsare, di vivere, di amare, come vive e ribolle la propria terra. Il napoletano è stato creato a immagine e somiglianza del suo territorio senza memoria: il Vesuvio non può avere memoria, poiché ogni volta che si sveglia il suo respiro distrugge il bello che ha creato in sonno e dunque disperato torna a dormire per immaginarsi un mondo migliore..

Info TeatroLab 2017 Per la visione di tutti gli spettacoli, sarà necessario versare un contributo una tantum che comporterà l'iscrizione come socio sostenitore all'associazione "Pompeilab ONLUS", nonchè il rilascio di un abbonamento personale per la visione di tutti gli spettacoli. Consigliamo a tutti gli interessati di contattarci il prima possibile per la scelta del posto. Numeri utili: 3394881963, 3334489208. 3387124564 email: info@pompeilab.com indirizzo sito: www.pompeilab.com

FB_IMG_1495633797659/a>
Share Button
No Comments Yet

Leave a Reply