Fuori dal Fango di Sergio Scorzillo in scena al Teatro Testaccio

Doppio Sogno presenta ” Fuori da Fango” in scena sabato 17 Giugno 

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In scena tre uomini, tre personaggi emblematici con tre differenti destini e concezioni che si incontrano, si scontrano, si incrociano; il partigiano Macchia (un irruente, sanguigno Luigi Vitale), aiutato dal compagno, denominato Treno (un timido, scrupoloso Matteo Bevilacqua), intercettano Giuliano (un distaccato, raffinato sognatore perfettamente reso dal giovane Bruno Petrosino) che suppongono essere fascista e lo nascondono nella cantoniera dove Treno lavora. La vicenda si svolge in una imprecisata Casa Cantoniera ferroviaria del milanese, un ambiente frugale che ben rispecchia le difficoltà contingenti. Unico lusso una radio che trasmette le canzoni del momento. Tutte d’amore… Mentre si consuma questo noir al chiuso di stanza.
. Per inciso va detto che tutti e tre gli attori sono perfettamente calati nella parte in una mimesi ad hoc che li identifica in pieno con i personaggi.
Le prime scene vedono il malcapitato Giuliano alquanto maltrattato dall’impetuoso Macchia che sembra deciso ad ucciderlo e a torturarlo. Significativo il dialogo tra i due caratterizzato dai toni da popolano arrabbiato dell’uno, contrapposti agli accentui colti e ricercati dell’altro. Sembra inutile l’opposizione di Treno che non capisce questa valanga di odio che si ripercuote sullo sfortunato ragazzo. “La guerra è finita!”-continua a ripetere all’amico, già intravvedendo l’inutilità di fanatismi e accanimenti pseudo ideologici.Tra una scena l’altra si intuisce quanto tutto sia complesso e sfaccettato, quanto i fanatismi li abbiano impantanati in valenze che non appaiono più tali.

Tra i lavori che Sergio Scorzillo ha portato al successo ci sono, “La via della Croce”, “Ballata lirica”, liberamente tratta dalla “Ballata del carcere di Reading” di Oscar Wilde e “Taccuino di una sbronza”, quest'ultimo ispirato alla vita Charles Bukowski. Nonché “La guerra di Alvise”, la storia di un alpino dal cuore puro e patriottico. Non di meno Scorzillo ha vinto due premi Carlo D'Angelo come autore al Concorso Nazionale Vallecorsi di Pistoia. Drammaturgo, attore poliedrico, regista, cabarettista, insegnante di recitazione, consulente di editoria musicale.. e che altro? La sua grande passione è il teatro, la mimesi, tutto quello che rappresenta la metafora della vita. Senza trascurare i grandi temi e i grandi ideali. Anche quando questi comportano un confronto difficile e complesso, come nel caso di quest'ultima pièce.-

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