Roma -Marco Tullio Barboni “A spasso con il mago – Merlino e io” (Viola Editrice) – Caffè Letterario

 Sabato 27 gennaio alle ore 18,00 presso il Caffè Letterario di Via Ostiense 95 

Marco Tullio Barboni con Merlino

Marco Tullio Barboni per motivi affettivi, tiene moltissimo a questo ultimo suo libro. Nell’occasione verrà anche proiettato un suo lavoro come regista, “Il Grande Forse”, cortometraggio di successo anche co-prodotto da Marco Tullio, dove il protagonista animale della pellicola è il medesimo del libro “A spasso con il mago”, cioè l’amato cane Merlino, oggi scomparso.

Marco Tullio Barboni appartiene a un’illustre famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore. Lo zio Leonida è stato un magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani; il padre Enzo, prima operatore alla macchina, poi direttore della fotografia e infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone dei fagioli western. Frequentatore di set fin da bambino, l’autore è stato lui stesso regista e sceneggiatore, e ha proseguito la carriera familiare con caparbietà e notevole talento. Uomo di profonda cultura e variegati interessi, vede il suo prossimo futuro come scrittore e autore di nuovi testi teatrali, da tradurre anche in lingua inglese, anche da esportare in America, come per la sua prima creatura, “…e lo chiamerai destino” (Kappa Edizioni).

Da sx Marco Tullio Barboni con Roberto Andreucci

Il cortometraggio vede la partecipazione di Philippe Leroy e Roberto Andreucci.

La prefazione al volume è stata curata dal noto poeta e critico letterario Plinio Perilli.

La presentazione al pubblico dell’opera si articolerà con la proiezione del corto per far entrare il pubblico dentro la vicenda reale di Merlino, per poi approdare alla vicenda letteraria, trattata da Simone Ceccano insieme all’autore.

Le letture tratte dal libro, saranno declamate dall’autore e dall’attore Roberto Andreucci.

Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per anni, nel libro si snoda una vicenda magica e incantata, che commuove, fa riflettere, e aiuta a ritrovare un legame a tutti gli effetti d’amore, anche solo attraverso un sogno lucido come quello raccontato nel volume.

 

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