Colori e sapori di Napoli al Fashion Frames Pitti Immagine ’94

 

Può una cucina dare un imprinting ad una location?

Quando il creativo è tale e lascia che sia il territorio ad esprimersi, tutto il fascino, la storia, le storie più lontane, i segreti culturali di quella terra possono esprimersi e manifestarsi e dare un tono, un appeal, una connotazione.

Cristina Egger Mario Dall'Oglio
Ed è stato quello che è avvenuto, per magia, al Fashion Frames dell’edizione 94 di Pitti Immagine, nelle stanze fastose ed eterne di Palazzo Capponi Vettori, dove il cibo e i sapori campani hanno delineato un percorso intenso, tra l’uomo e l’arte e il bello, il glamour dei brand esposti, sapori e colori spudorati, sapori che sanno d’arte della Campania e la bella Napoli, sempre in bilico fra attese e incontri, segni di appartenenza, ricordi che arrivano da lontano e ritornano chiari, portati in superficie, naturali e spontanei.

babà

DRINK ME

piccola_pasticceria

Ed è stata magia....... attraverso la bella Napoli inserita nel fascino di Palazzo Capponi, nell’Oltrarno fiorentino, dove le contaminazioni napoletane suggerite dal catering di Anna Rubino si sono riflesse nei saloni, senza tempo, facendo vivere l’atmosfera vibrante di colori, esuberante nelle scelte decorative, un po’ come se uno spiritello leggendario del folklore campano aleggiasse nei saloni maestosi, presentando i simboli della tradizione campana, i limoni sorrentini, le mele Annurka, le sfogliatelle fatte a mano della ditta SfogliaLab, le ciliegine e le provole di bufala di Battipaglia, l’Angolo del pane con i pani con noci, al sesamo e con cicoli, e poi la provola di Agerola e i pomodorini di Corbara, le cipolle di Tropea e i pomodorini Pachino, il Limoncello della Gianfranco Unione Management.....il tutto “bagnato” dai Vini di Michele Setaro .ed infine i drink molecolari della ditta Drink Me, la grande sorpresa della serata fatta di romanticismo e seduzione.

 

 

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