In arrivo gli Oscar 2019 – Di Riccardo Bramante






 

Tra polemiche, gossip e contrasti si avvicina sempre più la 91° edizione dell’Academy Award che consegnerà le statuette degli Oscar, il premio più ambito per tutti coloro che operano nel mondo del cinema. Il prossimo 24 febbraio, infatti, il Dolby Theater di Los Angeles ospiterà attori, registi, sceneggiatori e musicisti che si sono particolarmente distinti in questo ultimo anno nelle rispettive categorie, ben 24, compresi trucco, fotografia e gli aspetti più tecnici di un film.

L’edizione di quest’anno si preannuncia già con una grande novità: non ci sarà un conduttore ufficiale della serata in quanto il presentatore a suo tempo annunciato, il comico ed attore Kevin Hart ha dato forfait dopo le polemiche seguite ad un suo vecchio tweet a carattere chiaramente omofobo; sarà perciò una serie di attori e presentatori che si alterneranno sul palco per presentare i singoli vincitori.

Altra questione che ha agitato la vigilia del premio è stata la critica alla eccessiva lunghezza della manifestazione, che si protrae , in effetti, oltre le quattro ore che allontanerebbe il pubblico televisivo dalla visione e dalla relativa pubblicità inserita (lo stesso problema lo abbiamo vissuto anche in casa nostra in occasione del recente Festival di San Remo) . Si era pensato di porvi rimedio tagliando dalla cerimonia trasmessa direttamente in tv la premiazione di alcune categorie tecniche(migliore scenografia, miglior trucco, migliore fotografia) relegandole negli spazi dedicati agli spot pubblicitari senza dar loro, di conseguenza, alcuna visibilità televisiva; ma fortunatamente si è poi scartata questa opzione per garantire una pari importanza a tutti i premiati, con l’accordo di ridurre al massimo i discorsi e gli interventi degli invitati.

Comunque, per tornare all’essenza della manifestazione, dopo l’annuncio delle varie nominations, tenutosi lo scorso mese di gennaio, sono subito iniziati i pronostici sui singoli vincitori. Per quanto riguarda il miglior film nettamente in testa ai pronostici ci sono “Roma” del regista messicano Alfonso Quaròn e “The Favourite” del greco Yorgos Lanthimos che hanno ricevuto ben dieci nominations seguiti ad una certa distanza dal remake “A Star is born” in cui recita Lady Gaga.Certamente i primi due film citati hanno le maggiori possibilità di vittoria essendo stati già premiati al Festival del Cinema di Venezia rispettivamente con il Leone d’Oro per Quaròn ed il Leone d’Argento per Lanthimos.

“Roma” di Quaròn è un potente film in bianco e nero ambientato nel Messico degli anni ’70 e prende il nome da Roma, un quartiere medio-borghese di Città del Messico in cui vive Cleo, una domestica di origine india che si trova a dover accudire ad una famiglia di discendenti spagnoli per cui si evidenziano le contraddizioni esistenti in Messico in quegli anni tra il benessere ostentato delle classi più agiate e la condizione di quasi schiavitù in cui sono costretti a vivere i più poveri.

“The Favourite” è, invece, un lungometraggio storico-biografico ambientato presso la corte della Regina Anna di Inghilterra che descrive il duro scontro tra due donne, Abigail Masham e Sarah Churchill, per divenire la favorita della regina e poter, quindi, influire anche sulle decisioni politiche che a quel tempo dovevano essere assunte essendo in corso un duro conflitto tra Francia ed Inghilterra.

Rachel Weisz and Olivia Colman in the film THE FAVOURITE. Photo by Yorgos Lanthimos. 

Le stesso protagoniste dei due film, Yalitza Aparicio per “Roma” e Olivia Colman per “The Favourite” son anche in lizza per la migliore attrice protagonista.

Del tutto fuori da ogni premio è, questa volta, l’Italia che con “Dogman” di Matteo Garrone non è nemmeno entrato nei nove titoli di film stranieri da cui sono stati poi selezionati i cinque finalisti.

Articolo di Riccardo Bramante






 




 
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