Initiation to the Shadow. Music for Piano Il nuovo cd di Sira Hernández per Naxos Records

Considerata una pianista tra le più brillanti del panorama contemporaneo spagnolo, Sira Hernández è alla costante ricerca di nuove prospettive musicali. Pioniere instancabile, sceglie percorsi inesplorati nei quali sussurra all’orecchio di Soler, Bach, Mompou e altri maestri. Nota a livello internazionale

Sira Hernández
Considerata una pianista tra le più brillanti del panorama contemporaneo spagnolo, Sira Hernández è alla costante ricerca di nuove prospettive musicali. Pioniere instancabile, sceglie percorsi inesplorati nei quali sussurra all'orecchio di Soler, Bach, Mompou e altri maestri. Nota a livello internazionale per la partecipazione a progetti artistici multidisciplinari e ad importanti festival ed eventi culturali, la compositrice e pianista iberica ci regala una musica dal fascino unico che incanta e infonde una sensazione di vicinanza. Il suo essere sia autrice che esecutrice rende la sua espressione artistica simile a ciò che Ramón Barce chiamava "la comunicazione della bellezza nascosta" e il mix che nasce dalle tecniche minimaliste unite all'intensità delle melodie offre un insieme profondamente poetico.

Nell’album Initiation to the Shadow. Music for Piano, il primo pubblicato con Naxos, l’autrice offre all’ascoltatore la sua creatività più intima ed essenziale

In Iniciación a la sombra, composta nel 2015, indaga il significato profondo della tonalità e del timbro per raccontare un viaggio personale alla scoperta del concetto di nascita dalle tenebre e di ombra come primo stadio della luce, secondo le parole del poeta Ángel Crespo. La presenza di Dio negli spazi desolati della follia sono espressi in Terra Santa – Ci sono Angeli nel Cielo scritta nel 2017 ispirandosi al libro di poesie che Alda Merini scrisse durante la sua detenzione presso l’Ospedale Psichiatrico Paolo Pini e il brano è parte del progetto L’altra voce del coreografo e regista Moreno Bernardi. In Fantasía para piano Sira riprende invece in maniera quasi ostinata il rumore della macchina da cucire. Creata nel 2017 per il progetto Lalàgeatelier che l’artista Sara Conforti ha realizzato con l’associazione Fragole Celesti – la comunità di doppia diagnosi femminile per la cura di abusi, maltrattamenti e violenze – l’opera si avvale di tecniche minimaliste dove la ripetizione ostinata del suono non è mai banale. L’album termina con Don’t Forget About That, un lavoro del 2019 che orbita attorno alla figura dello scrittore italiano Primo Levi in ​​occasione del centenario della sua nascita. La sua esperienza di sopravvissuto ai campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale conduce Sira Hernández al concetto di ombra come oblio e porta l’ascoltatore a riflettere, attraverso la sua esecuzione magistrale e intensa, sul fatto che nessuno dovrebbe dimenticare o giudicare l’altro.

Initiation to the Shadow. Music for Piano è un viaggio poetico che si insinua in colui che lo ascolta, lo affascina e lo invita a ragionare; le note del pentagramma si susseguono per comunicare sentimenti profondi così come il tappeto musicale di Sira Hernández scorre armonioso e ricco di pathos. Il risultato è un disco intimo, potente e affascinante che regala momenti di musicalità intensi e sublimi.

Sira Hernández

Nata a Barcellona, Sira Hernández ha studiato musica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino sotto la guida del Maestro Remo Remoli e, successivamente, di Felice Quaranta. Successivamente è ritornata a Barcellona dove ha perfezionato i suoi studi presso l'Accademia Marshall, ricevendo lezioni dalla grande pianista Alicia de Larrocha. Successivamente ha iniziato la sua attività concertistica, partecipando a festival internazionali nelle più importanti sale da concerto e auditorium. La sua notorietà la porta ad essere spesso protagonista di spettacoli e performance interdisciplinari dove collaborano artisti impegnati in ambiti diversi: ballerini, attori, poeti o artisti visuali. Ha infine registrato numerosi CD accolti con enfasi dalla critica, tra i quali quelli dedicati a Antonio Soler, Isaac Albéniz, Federico Mompou e Johann Sebastian Bach.
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