In occasione di questo imminente evento, alla mostra Spoleto Arte a cura del professor Vittorio Sgarbi ed organizzata dal manager Salvo Nugnes, abbiamo intervistato l’artista Ester Campese per porle alcune domande ed accennando alla mostra stessa e della quale, l’artista non vuole parlare molto, ritenendo, a ragione, che vada piuttosto visitata .
La mostra, concomitante con il Festival dei due mondi in Spoleto, sarà visitabile dal 25 giugno al 24 luglio prossimo.
Parliamo di Ester Campese e veniamo a conoscenza che il tuo nome d’arte è Campey ci piacerebbe conoscere il motivo di questa tua scelta’
(R) Ester Campese Campey è il nome d’arte scelto da Ester Campese che risente dell’influsso orientale e deriva proprio dalla contrattura del mio cognome e dall’augurio che si fa in giapponese per il brindisi; Campey vuole così simboleggiare un augurio universale. Realizzo una pittura sia astratta che figurativa utilizzando strutture informali e vitali. Nei miei dipinti si scorge una personalità aperta e di originale respiro. Perseguo una evoluzione nello stile e tecnica personalissime, le cromie intense e corpose riflettono un percorso interiore espresso nelle tele con colori che acquistano valenza di rito cromatico.
Quali sono le principali mostre realizzate da te ?
(R)) Tra le principali mostre realizzate da me potrei citare , nel 2014, la Personale Campey –
In Viaggio presso il Castello di Rocca Ranieri e il Festival Internazionale d’Arte a Roma, presso il Complesso Museale Agostiniana. Nell’anno corrente, ho esposto alla Collettiva Arte Italiana tra forma e colore al Palazzo Palffy di Bratislava, alla Biennale Internazionale d’Arte in Umbria a Umbertide, alla Biennale Internazionale di Arte e Cultura Romart presso il polo fieristico di Roma e sono una dei sedici selezionati dell’iniziativa Exponiamoci, presso la Galleria Pall Mall di Londra.
Ester ti ritroviamo qui a ad esporre le tue bellissime opere a Spoleto Arte e vediamo come sempre nei tuoi bellissimi occhi quel pizzico di orgoglio e tanta emozione per questa partecipazione alla mostra Spoleto Arte a cura del professor Vittorio Sgarbi ed organizzata dal manager Salvo Nugnes nel prestigioso Palazzo Leti Sansi
Come ti trovi in questa magnifica location, e partecipazione come espositrice?
(R) La compostezza, la stima, la grandissima professionalità e l’affetto che sempre mi sono riservati, fanno si che Spoleto Arte sia un momento gradevolissimo cui con grande piacere partecipo come artista.
Un grandissimo e sentito grazie di cuore al Professor Vittorio Sgarbi, al Manager Salvo Nugnes per questa opportunità che riserva agli artisti, alla giornalista dott.ssa Elena Gollini che mi ha dedicato a suo tempo una critica emozionante a tutto lo staff che lavora nel “backstage” con cui con sempre gradevolezza ci sentiamo ed aggiorniamo sulle attività.
Grazie Ester Campese per l’intervista concessa ad Aob Magazine