Lucia è una psicologa depressa: il suo matrimonio, dopo sette anni è giunto al capolinea. È completamente abbandonata all’apatia e non riesce a trarre benefici dalla sua situazione personale.
Il suo paziente di oggi è Andrea, un attore comico, incazzato col suo Paese e deluso dal suo lavoro, che ha già fatto il biglietto per Londra. Lì farà un altro mestiere e cambierà vita, almeno spera.
Andrea non ha nessuna intenzione di farsi psicanalizzare, vuole solo sfogarsi di tutto ciò che lo circonda e che non riconosce più.
Lucia finge di assecondare il paziente in questa sua bizzarra impostazione, ma appena quest’ultimo nomina la parola “Rivoluzione”, lei prende la palla al balzo e mette le cose in chiaro: «l’unica “Rivoluzione” possibile è quella personale».
A questo punto il paziente è costretto a parlare un po’ di sé. E ascoltandolo, Lucia sente di avere qualcosa in comune con lui. Ma ovviamente non fa trasparire nulla. Anche perché c’è un’informazione che è stata omessa e che potrebbe rimettere tutto in discussione…