Collocati in uno spazio simbolico nel quale il femminicidio si trasforma in barbarizzazione abituale della nostra società, l’arte interviene per farsi mediatrice di questa indifferenza, dettata dall’incomprensione del dolore altrui.
Storie drammatiche che infrangono anche le vite dei bambini, costretti a subire l’ira del padre verso la propria madre.
“Anime di donne e bambini infrante, infrante con i loro sogni di una vita felice,
sogni che si spargono in mille frammenti.”
Forme, linee e colori per rivivere il dramma del femminicidio, ma non come fatto inesorabile, ma come svolta di vite che si salvano, che si aprono a nuovi orizzonti quando incontrano una parola, un sorriso.
Il pensiero creativo si fa accudimento di questo disagio, ove vi sono persone disposte a capire ad approfondire, a leggere le norme del rispetto della donna.[WPSM_COLORBOX id=11984]