La moda nazionale sbarca a Messina con il Premio Madama

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2017-04-072
 
Mercoledì 12 aprile ore 20.00 al Palacultura una serata – sfilata in favore di Misericordia
Sacco, Miracula, Casablanca, De Vincenzo, diLiborio, Saccone, Guarducci, e Ciambella
riceveranno il riconoscimento in ricordo della stilista messinese Mimma Ferraro

MESSINA (7 apr) – Gli stilisti diLiborio, Franco Ciambella, Marco De Vincenzo, Roberto Guarducci, Amelia Casablanca, l’orafo Gerardo Sacco, la giornalista Agata Patrizia Saccone e l’imprenditore Filippo Miracula sono i nomi scelti per ricevere il Premio Madama edizione 2017: appuntamento mercoledì 12 aprile al Palacultura di Messina per una serata all’insegna dell’Alta Moda dedicata alla stilista messinese degli anni ’50-’70, Mimma Ferraro. Otto illustri personalità del settore pronti a raccontare la loro carriera e i loro successi: presenteranno alcuni abiti delle nuove collezioni e, in alcuni casi, porteranno capi o creazioni che li hanno resi “celebri” nelle passerelle del mondo o racconteranno i prossimi progetti e traguardi.

LA MADAMA FERRARO Una storia di moda e d’amore per la città di Messina

Fra gli anni '50 e '60 quando anche a Messina si viveva l’atmosfera della Dolce Vita nel suo frequentato atelier di via Risorgimento n. 93 creava moda Mimma Ferraro, anzi la Madama Ferraro, come tutti in segno di rispetto e quasi di timore la chiamavano. Era una donna di grande personalità Domenica Ingegnosi, in arte Mimma Ferraro rigorosamente con il cognome del marito. Era abile, creativa, furba, intraprendente elegante come la sua moda. Mimma Ferraro era preferita dalla migliore aristocrazia di Messina, Reggio Calabria e della Sicilia. Le future spose la volevano perché le faceva sentire come le libellule. Era un must del tempo vestire la richiestissima couturier. La Madama Ferraro nacque a Vittoria il 7 febbraio del 1910, a 10 anni si trasferì a Messina con la famiglia (in parte originaria di Casalvecchio Siculo) cominciò a lavorare ad appena 13 anni, a 18 sposò Carmelo Ferraro dal quale ebbe 6 figli. La sua non fu una vita facile, fu piena di gioie ma anche di grandi dolori per via delle malattie e della morte di alcuni figli. La passione per il suo lavoro l’aiutò a superare tanti dispiaceri. “I tessuti mi parlano” amava dire e lei era così innamorata della sua arte che faceva mille rinunce pur di andare a Milano in via Montenapoleone a procurarsi i tessuti originali. La sua attività veniva persino prima della casa che comprò “a scompito”. Per raggiungere Parigi viaggiava tre giorni e tre notti in treno su sedili di legno in terza classe, ma la stanchezza magicamente spariva davanti allo spettacolo dell’ alta moda. Qui acquistava i “patron” e cioè i cartamodelli che poi imparò a far suoi con lo sguardo e soprattutto incontrava Balenciaga, Coco Chanel, Yves Saint Laurent, Christian Dior dai quali Madame Ferraro era considerata una di loro. Particolare fu il rapporto con Coco Chanel, alla quale l’accomunava l’amore per il lino e l’organza unita ai ricami, fece amicizia con l’allora giovane Saint Laurent che in quegli anni faceva i disegni per Dior .Molto stretta fu anche la collaborazione con lo stesso Dior tanto che le concedette persino una delle top dell’epoca la celebre Alla che insieme alle note Gigliola, Marta Vacòndio (poi in Marzotto) varcavano lo stretto e rendevano gli affollatissimi defilè di Mimma Ferraro alla Tavernetta ed al Grand Hotel Angelo Musco uno spettacolo di assoluta alta moda. Mimma Ferraro portava a Messina ed in Sicilia un’immagine della grande moda francese. Lei non si limitava a riprodurre gli abiti, li trasformava e li ricreava sulle sue clienti, nascondeva i difetti delle signore e le accontentava sempre, educandole al buon gusto dell’alta moda. Il suo tocco finale, erano i fiocchi di tessuto, il suo segno distintivo che usava a profusione. Mimma Ferraro vestì le donne messinesi di un ventennio, ma anche calabresi, siciliane e napoletane. Attraverso le first lady delle più importanti famiglie della città i suoi abiti arrivavano alla “Prima della Scala di Milano”; star come Joan Crawford e Gina Lollobrigida durante la rassegna del Cinema di Messina e Taormina volevano essere seguite da lei. Fra le sue tante clienti anche la signora Versace di Reggio Calabria, madre del piccolo Gianni (poi divenuto il grande stilista) che portava con sé in atelier a Messina. “Era ancora un bimbo quando insieme alla mamma veniva in sartoria da mia madre” Ricorda Mariantonella Ferraro, figlia di Mimma Ferraro. “Era vivace e per farlo stare buono giocavamo, disegnavamo insieme e già si vedeva che aveva una bellissima mano, un vero talento. Nei salotti verde e rosso di mia madre Gianni cominciò ad innamorarsi della moda.” Mimma Ferraro scomparve il 15 novembre del 1982. Oggi della “Madama” restano i ricordi, una selezione di 30 anni di moda dai '50 fino ai '70 custodita a Mirto (ME) nel Museo del Costume e della Moda Siciliana diretto dall’architetto Giuseppe Miraudo ed un atto d’amore. Pur godendo di tanto successo lei non volle mai lasciare Messina. “La nostra città” diceva “Doveva conoscere l’arte della moda e io non me ne voglio andare”. Per celebrare il suo prestigio ed i sentimenti di appartenenza alla città di Messina è nato il Premio Madama. Patrizia Casale Si ringraziano per la consulenza Maria Antonella Ferraro e l’architetto Nino Principato.

Casale, Cavaleri, Ferraro e Delia
Casale, Cavaleri, Ferraro e Delia
Si è svolta stamane nella Sala Giunta di Palazzo dei Leoni la conferenza stampa di presentazione del Premio Madama, ideato dai giornalisti Patrizia Casale e Massimiliano Cavaleri, già promotori di cinque edizioni di MareFestival Salina - Premio Troisi con l'associazione culturale Prima Sicilia: hanno preso parte all'incontro Carmelo Ferraro, nipote di Mimma "Madame Ferraro", che ha ricordato come sua zia "ha portato la moda in riva allo Stretto, a Reggio Calabria e l'aristocrazia siciliana vestiva l'atelier Ferraro, pechè lei collaborava a stretto contatto con Chanel, Dior, Yves Saint-Laurent..."; il presidente di Misericordia di Messina Pietro Delia per sottolineare l'importanza della sposalizio tra la moda e una causa benefica così nobile come quella di Misericordia, al fine di raccogliere fondi per l'acquisto di un'ambulanza, dando un uovo di Pasqua a chiunque farà un'offerta libera durante lo spettacolo e hanno ringraziato Giovanni Capone, direttore vendite della Commerciale Gicap Spa per la donazione ricevuta; il presidente e vicepresidente del CRAL Gaetano Antonazzo e Sergio Lanzafame e la presidente dell'AMMI (ass. Mogli Medici) Francesca De Domenico Leonardi, i quali hanno patrocinato l'inizativa fin dalla sua nascita. Durante la serata (ingresso gratuito, inizio ore 20.00), che avrà come ospite la dj Helen Brown e sarà presentata da Cavaleri insieme con la collega Marika Micalizzi, sfileranno una trentina degli abiti di Mimma Ferraro custoditi al Museo del Costume e della Moda Siciliana di Mirto (ME) per gentile concessione del direttore Giuseppe Miraudo. Sono state esposte in anteprima anche i Premi Madama: sculture - statuette di resina e gesso, alte 35 cm che raffigurano una donna sinuosa ed elegante, con un abito lungo di colore rosso, realizzate dal maestro Antonello Arena.

L'evento è patrocinato da Comune di Messina e Città Metropolitana di Messina e si svolge in collaborazione con le associazioni AMMI sezione di Messina, CRAL, Atreju, Istituto Alberghiero Antonello, Nonsolocibus, San Lorenzo Confezioni, Commerciale Gicap Spa, Damiano Malfi Assicurazioni, Miscela d'Oro, Bisazza Gangi Viaggi e Turismo, Gruppo Formula 3, Mohd Mollura Home Design, PVK, Costa Gioielli, Carla G 4 Piazza Fulci, Profumerie Griffe, Gentile Group Compagnia della Bellezza, B&B Messina 41 Guesthouse, Dimensione Verde, Rimodella, Stampa Open e 1983 Number One.

Marco De Vincenzo

2017-04-07 Marco De Vincenzo è nato a Messina nel 1978. Dopo il liceo classico, a 18 anni, si trasferisce a Roma. A 21 anni entra nell'ufficio stile di Fendi dove attualmente ricopre il ruolo di leathergoods head designer. Nel 2009 crea il marchio di pret a porter che prende il suo nome. La prima collezione debutta a Parigi il 28 gennaio 2009 durante la Haute Couture. Nel luglio del 2009 Marco de Vincenzo è il vincitore di "Who Is On Next", concorso ideato dal direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani. Dal settembre del 2009 la sua collezione sfila a Milano durante la settimana della moda. Nel 2014 sigla un accordo con il colosso francese LVMH. Marco de Vincenzo è distribuito nelle boutique internazionali più esclusive e tra le sue fans si annoverano Beyoncè, Taylor Swift, Gwen Stefani e Lady Gaga. Per il teatro ha realizzato icostumi della commedia musicale “Madame Pink” prodotta dal Teatro Stabile di Napoli.

Franco Ciambella

2017-04-071 Franco Ciambella lo stilista dei sogni, firma la sua prima collezione di Alta Moda nel 1994, da allora le sue collezioni sono applaudite da media e buyer internazionali. Il suo stile è la celebrazione dell’eleganza, del glamour senza tempo e del fatto a mano. La sua firma è una delle preferite sui red carpet: Anna Foglietta, Elena Sofia Ricci, Manuela Arcuri, Barbara D’Urso, Katia Ricciarelli e Tosca sono alcune delle celebrities che hanno indossato le sue creazioni. Nel suo percorso professionale splendidi vestiti da sposa, affascinanti abiti da sera, e raffinati capi da giorno cuciti con passione e amore Made in Italy. Al “Premio Moda Madama” presenta un’immagine della collezione DELICIOUS BOTANICAL DREAM ispirata da un’eterna primavera.

Agata Patrizia Saccone

Collage10 E' presidente della Rassegna TaoModa, la kermesse che chiude gli appuntamenti internazionali della moda, abbinata ai Tao Awards, che si tiene ogni anno nel mese di luglio a Taormina; giornalista ed esperta di moda, è direttore della rivista M Il Magazine, attenta a temi di economia e da sempre molto vicina al sociale, è stata annoverata da Weeknewlife nella top four delle “professoresse” dello stile italiano. Insignita nel 2013 del Premio dedicato a Franca Rame, lo scorso 8 marzo le è stato conferito dalla Città di Taormina il Premio "Essenza Donna" per aver esportato nel mondo la bella immagine della Sicilia attraverso il binomio moda e cultura.

DiLiborio

Collage11 Liborio Capizzi, nato a Ribera e cresciuto in toscana, frequenta l’accademia di belle arti di Firenze, dove nei panni di studente di scenografia, matura l’interesse per la moda e la progettazione in seguito a Milano dove nel ’91 consegue un master di fashion design alla Domus Accademy. Artista e designer visionario, per più di 16 anni è stato il braccio destro di Gianfranco Ferrè come responsabile creativo delle collezioni femminili di prét-a-porter. L’incontro con il maestro e amico Ferrè e la lunga collaborazione grazie alla quale ha potuto affinare e amplificare le proprie capacità, ha dato poi libera espressione al suo personale codice creativo arrivato da un lungo e intenso percorso che l’ha condotto fino a un più maturo e intimo desiderio di esprimere un proprio progetto chiamatosemplicemente “diLIBORIO”. Un’immagine contemporanea della moda, l’eterno ritorno delle forme in corsi e ricorsi senza fine. Un viaggio dentro la memoria del rock e delle sue icone, dalla couture e delle sue scelte radicali, passando attraverso il recupero di reali e indelebili dettagli riassemblati con meticolosa sapienza artigianale. Dall’arte alla moda, passando per la musica, il suo percorso si è sempre caratterizzato per la fusione di diverse fasi creative, con esperienze cross-over in settori artistici ed estetici ben distinti tra loro ma, allo stesso tempo, complementari. Come il décor , la scenografia, il costume teatrale, il fashion design, il rock e soprattutto il punk, la cui estetica simbolica è sempre stata per lui fonte di grande ispirazione; dai Ramones ai New York Dolls a Debby Harry dei Blondie, fino ad arrivare alla sua attuale musa e amica Skin degli Skunk Anansie. Il tutto è affiancato da un costante appassionato riferimento al senso del bello e dell’eleganza, che l’ha ispirato e guidato nel corso delle sue collezioni. Il 12 aprile a Messina in occasione del Premio nazionale di Moda "Madama 2017” Liborio Capizzi presenterà cinque look della sua ultima collezione diLIBORIO prèt-a-porter donna AI 2017 “Breaking glass”, uniti da una proiezione video dello stesso evento.

Roberto Guarducci

Collage12Attratto dall'arte del bello, dell'estetica e della creatività, Roberto Guarducci inizia il suo percorso nel 1980 a Milano presso l'importante azienda Basile per la quale disegna varie collezioni. Apprende significative basi lavorative del design dallo stilista Luciano Soprani. Si trasferisce poi a Roma, nel 1982 presso Fendi, nella quale svolgerà il suo lavoro di designer nell'ufficio stile e progettazione per oltre 20 anni. Per Karl Lagerfeld ha seguito l'organizzazione delle sfilate in Italia e all'estero. E’ docente di Fashion Design all'Accademia delle Belle Arti di Bari; è ideatore e direttore artistico dell’evento di Alta Moda “La Magia delle Muse” giunto alla IV Edizione al Teatro Petruzzelli Bari. Nel 2016 gli è stato conferito il riconoscimento di “Eccellenza del Made in Italy” durante l’International Fashion Week tenutosi a Reggio Calabria.

Amelia Casablanca

Collage13Da oltre 50 anni da Santa Teresa le “spose” di Amelia Casablanca viaggiano nel mondo portando un messaggio di creatività e alta moda sposa Made in Italy che profuma di Sicilia. Le sue creazioni, rigorosamente artigianali, sono un fulgido esempio di creatività che ha conquistato giovani principesse straniere e paesi come Kuwait, Arabia Saudita, Giappone, Corea, USA, Israele. A Mosca dietro la Piazza Rossa si trova uno dei suoi showroom internazionali, in Italia è presente in varie città e regioni. Amelia Casablanca harealizzato un libro “la mia vita per la spose” nel quale, grazie alla penna di Biba Merlo, racconta lasua storia di vita e la sua passione per la sposa, nata da bambina fino alla conquista del successo internazionale. La stilista collabora con l’Accademia di Belle Arti di Catania, che lo scorso novembre le ha dedicato una lectio magistralis. Il 21 maggio presenterà la collezione 2018 a Spositalia, la più importante vetrina nazionale del settore.

Gerardo Sacco

Collage14 Gerardo Sacco, orafo in Crotone ma cittadino del mondo. Nel 1963 fonda la sua ditta e si specializza in una produzione creativa ispirata dalla cultura magno-greca e dalla tradizione contadina del Mediterraneo. Tanti i successi che lo hanno fatto diventare l’orafo calabrese più noto in Italia e all’estero, in virtù anche della sua vicinanza alla cultura, lo spettacolo, lo sport e l’arte sacra. Oltre che nel Complesso del Vittoriano a Roma e nei Musei Vaticani, le creazioni di Sacco trovano spazio negli eventi organizzati da diversi Istituti Italiani di Cultura all’Estero. I suoi gioielli hanno esaltato il glamour femminile di grandi star al cinema, in teatro ed in tv con registi quali Zeffirelli, e note celebrities: Liz Taylor, Isabella Rossellini, Monica Bellucci, Elena Sofia Ricci Gleen Close, Mel Gibson e Luciano Pavarotti, Mariagrazia Cucinotta. A conferma di una splendida carriera, Gerardo Sacco continua quella che è sempre stata per lui un’appassionante missione che lo ha fatto assurgere, in ogni angolo del mondo, al rango di “ambasciatore del sud e del mediterraneo”, ritrovandosi naturalmente collocato tra i protagonisti del “Made in Italy”, accanto a nomi ed etichette prestigiose. Al Premio Madama presenterà una selezione di gioielli tratta dalla collezione del Mito già indossati da famose dive internazionali.

Filippo Miracula

Collage15 Filippo Miracula è un imprenditore e operatore di Alta Sartoria con l'azienda San Lorenzo Confezioni, che esiste dal 1986. Di recente è stato eletto presidente del Consorzio delle Industrie Tessili Siciliane, che raggruppa i più importanti produttori del comparto regionale per quanto riguarda l'Alta moda e l'abbigliamento. Da migrante in Svizzera, si ritrasferisce negli anni '80 in Sicilia e fonda a San Marco d'Alunzio, un piccolo borgo montano in provincia di Messina di appena 2000 abitanti, la San Lorenzo Confezioni SRL, azienda che passa da 8 dipendenti iniziali ai 270 di oggi con un indotto di 600 lavoratori. Una realtà produttiva occupazionale eccellente che rappresenta un fiore all'occhiello per la Sicilia, dato che oltre 40 griffe internazionali di primissimo livello si rivolgono a questa impresa per la creazione del capo, inviando tessuti di pregio e indicando il modello di riferimento per una produzione di centinaia di capi al giorno "d'elite". Avanguardia, ricerca e cura del dettaglio e un'atmosfera di affettuosa familiarità tra datore di lavoro e sarte sono alla base del successo di Filippo Miracula e della sua famiglia; sempre accanto a lui, la moglie Fina e i figli Nunziatina,Lorenzo ed Emanuele, che adesso gestisce la produzione. Miracula fa il vero "made in Italy".
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