“Vita, io ti aspetto” di Laura Avalle presentato a Viareggio, nella prestigiosa cornice del Gran Caffè Margherita.

 

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Dopo aver debuttato al Salone Internazionale del Libro di Torino, “Vita, io ti aspetto” di Laura Avalle (Giuliano Ladolfi Editore) è stato presentato a Viareggio, nella prestigiosa cornice del Gran Caffè Margherita. Conduttore della serata il grande sensitivo Paolo Bucinelli, in arte Solange.

Dovrai solo seguire il cuore, l’istinto e quella vocina interiore che abbiamo tutti e a cui, spesso, non prestiamo attenzione. Solo che la strada migliore, tienine conto, non sempre è la più facile, a volte è un sentiero irto e tortuoso che costa fatica, energie e tempo. Ti metterà a dura prova, ma sarà anche quella che ti darà le soddisfazioni più grandi. Queste parole la giornalista Laura Avalle le sussurrava alla figlia Deva, quando era ancora nella pancia

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Vita, io ti aspetto. L’amore raccontato a una bambina che sta per nascere (Giuliano Ladolfi Editore, collana Primo Piano), il nuovo libro della Avalle è, prima di tutto, una lunga dichiarazione d’amore verso Deva - la piccola che ha ispirato un testo intenso, scritto con il cuore, che ha in sé riflessi di vita vissuta - e Davide – marito e padre modello. Come scrive nella prefazione Laura Bozzi, non è un trattato sulla maternità “ma il racconto sincero, commovente, di una neo mamma alle prese con tutti i dubbi, le scoperte, le gioie legate alla nascita di un figlio”. Con una spontaneità disarmante, la Avalle ha ripercorso i giorni della sua gravidanza fin dai primi momenti, lasciando spazio a un flusso di coscienza in cui riaffiorano i ricordi del passato – il brutto incidente nel quale rimase coinvolta da ragazzina e che poteva avere conseguenze tragiche, il calore della famiglia, i viaggi mozzafiato -, si fanno spazio speranze e proiezioni future e, soprattutto, ci si immerge in un presente tutto dedicato all’attesa, tra un pancione che non la smette di lievitare, i primi timidi calcetti, le ecografie, i controlli di routine, i piccoli fastidi e le grandi incognite.

 

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