L’ Officina delle Idee di Rosa Praticò è inarrestabile, non si ferma ed opera sempre alla realizzazione di eventi di grande cultura e impatto sociale. Infatti, per il cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’indimenticato principe della risata, Antonio De Curtis, in arte Totò, con il Comune di Napoli, ha pensato per una sera di ingentilire l’austero Convento di San Domenico Maggiore, dov’è in corso fino a luglio la monumentale mostra “ Totò Genio”, con una grande passerella di alta moda di abiti storici degli anni ‘ 50- ’60 ’70 che hanno caratterizzato a quei tempi l’intera carriera di Totò, per molti considerato un pioniere della moda d’avanguardia.
L’evento che è stato condotto, con sobrietà ed eleganza, dall’attrice Daniela Fazzolari, celebre volto di numerosi film e serie televisive tra cui Centovetrine, L’Educazione di Giulio, Non ho Sonno, CentoVetrine,
La Terza Madre, la miniserie Io ti assolvo e la serie tv Ris 4. La sfilata , in ogni minimo particolare e dettaglio è stata a cura dall’alta sartoria di “Mastro Geppetto Vintage” di Lualdo Nettuno, in collaborazione con gli abiti del «re delle pezze» Catello Russo e con gli ombrelli parasole d’epoca di «Mario Talarico 1860» (l’azienda produce solo tre ombrelli al giorno) che, per l’occasione, ha realizzato un ombrello dipinto a mano raffigurante i dieci personaggi più noti di Totò.
La grande manifestazione è stata in un susseguirsi di brani di musica classica partenopea con gli intermezzi musicali del maestro Romeo Barbaro e dalla soprano del San Carlo Linda Airoldi, che hanno catturato l’attenzione del pubblico con alcuni dei brani di Antonio de Curtis. La coreografia e le modelle sono dell’agenzia Clearance Event & Management di Luigi Bilancio e trucco e parrucco del make-up artists Antonio Riccardo e Nicola Acella. Una serata con tutti i colori dell’arte e della cultura, non è mancato il buon teatro, con un bellissimo monologo sull’amore, interpretato eccellentemente dall’attore Vincenzo Vivenzio. La serata si è conclusa con una map-model, con indosso un abito davvero particolare un po’ per creare il contrasto con lo stile anni 70 di quei tempi, realizzato con gli stracci per pavimenti, cappello compreso, cucito dalla scuola della moda Partenopea. Una realizzazione davvero interessante ed un modo per far capire che dalle piccole cose, può nascere una grande arte. Rosa Praticò, vera anima e fonte di idee e professionalità, di questi grandi eventi di cultura e arte – aggiunge: “ L’intento di questi eventi è portare la nostra Napoli nel mondo, attraverso il bello di quello che abbiamo e la nostra intenzione è quella di esportare questo tipo di evento anche altrove, in cantiere c’è anche Roma, è solo tutto da definire”.