Non solo i capolavori del maestro di Norimberga, quindi, ma anche un robusto dedalo di rapporti artistici che ha attraversato sia il nord che il sud Europa tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI, e che si sono intrecciati nel momento di maggior apertura verso l’Europa.
In mostra oltre a opere pittoriche di Dürer anche disegni e grafiche che renderanno al visitatore il carattere “tecnologicamente” innovativo del maestro tedesco, ma anche quello semantico ed iconografico, che lo pongono in una netta avanguardia artistica e intellettuale, calato nel suo tempo. Nelle sue opere scorgiamo i rapporti affrontati in relazione al dibattito religioso e spirituale, ma anche il rapporto con la committenza come ad esempio i soggetti mitologici, e delle pale d’altare e la visione della natura da lui interpretata a cavallo tra il classicismo e, poi a contrasto, nell’anticlassicismo, riscontrabile in particolare nell’ultima delle sei sezioni tematiche, che chiude così il percorso espositivo, soffermandosi in quest’ultima, sul ponderare il “sistema estetico” di quello specifico periodo storico.