Chi è Angelo Maria Sferrazza: vita privata, cinema e curiosità.
La recitazione come unico strumento per uscire dalla monotonia di se stessi.
di Roberta Nardi
Angelo Maria Sferrazza è uno degli attori Siciliani emergenti di ottime prospettive. Affascinante e talentuoso, Angelo Maria ha avuto modo di farsi notare nel film Un Santo senza parole uscito nel 2016 e presto lo vedremo sia in tv che in teatro. Nato a Canicattì il 22 Giugno 1988 ha iniziato a studiare in accademia nel 2012 muovendo i primi passi con piccole partecipazioni quali ad esempio nella fiction “ Il commissario Rex” e nel film “Presto farà giorno” di Giuseppe Ferlito.
Come hai capito che la recitazione era la tua strada?
Ai tempi dell’adolescenza non andavo molto bene a scuola perché ero ribelle e sono cresciuto per le strade; ciò era fonte di distrazione; infatti da piccolo ogni tanto ho lavorato nell’attività di famiglia; mio padre e mio zio sono dei commercianti ambulanti e io amavo più lavorare con loro che studiare. Mio padre giustamente mi ha sempre consigliato e imposto di studiare; ricordo con piacere che salivo sulle bancarelle e iniziavo a urlare e richiamare la gente per vendere i prodotti, non avevo nessuna difficoltà ad esprimere la mia interiorità e le mie sensazioni…La recitazione mi ha aiutato e mi ha rapito completamente: “Tutto accadde il primo giorno che entrai in un teatro; mi resi conto che, dopo esser salito sul palco per la prima volta, non avevo nessuna difficoltà a leggere a voce alta e a tirar fuori i miei sentimenti. Oggi posso dire che non potrei fare a meno di vivere ciò che ho dentro e tiralo fuori. Uno dei miei nuovi insegnanti mi fece capire che il mio mondo interiore – quello che riuscivo a esprimere nella vita quotidiana – poteva uscire anche nell’esperienza teatrale. Fu una folgorazione”.
Sei molto legato alla tua terra la Sicilia…Pensi che sia fondamentale per il tuo percorso?
Devo dire che la Sicilia per i registi è fonte di ispirazione ed è per questo che si fanno moltissimi film; sicuramente prossimamente avrò modo di partecipare a nuovi lungometraggi di tematica Sicula. Ho avuto modo di recitare su Un Santo senza parole la vita di un Santo Siciliano: mi ha dato molto quest’esperienza ma sento che un vera grande occasione deve ancora arrivare. Sono molto felice perché per me è sempre un principio di grande orgoglio. In questo periodo sto lavorando su uno spettacolo tutto di stampo siciliano in cui racconto la mia terra attraverso gli occhi di un bambino, dunque senza alcun pregiudizio.
Cosa ci racconti sulla tua vita privata?
Vivo a Roma da tre anni, studio e mi occupo di laboratori teatrali; nel tempo libero mi dedico alla mia vita spirituale. Sono Cristiano Cattolico, faccio sport per tenermi in forma, al momento sono single ma non perdo le speranze di trovare la persona giusta. L’affetto più grande è il profondo legame con la mia famiglia e infine sono…Una buona forchetta!
Angelo Maria Sferrazza è uno degli attori Siciliani emergenti di ottime prospettive. Affascinante e talentuoso, Angelo Maria ha avuto modo di farsi notare nel film Un Santo senza parole uscito nel 2016 e presto lo vedremo sia in tv che in teatro. Nato a Canicattì il 22 Giugno 1988 ha iniziato a studiare in accademia nel 2012 muovendo i primi passi con piccole partecipazioni quali ad esempio nella fiction “ Il commissario Rex” e nel film “Presto farà giorno” di Giuseppe Ferlito.
Come hai capito che la recitazione era la tua strada?
Ai tempi dell’adolescenza non andavo molto bene a scuola perché ero ribelle e sono cresciuto per le strade; ciò era fonte di distrazione; infatti da piccolo ogni tanto ho lavorato nell’attività di famiglia; mio padre e mio zio sono dei commercianti ambulanti e io amavo più lavorare con loro che studiare. Mio padre giustamente mi ha sempre consigliato e imposto di studiare; ricordo con piacere che salivo sulle bancarelle e iniziavo a urlare e richiamare la gente per vendere i prodotti, non avevo nessuna difficoltà ad esprimere la mia interiorità e le mie sensazioni…La recitazione mi ha aiutato e mi ha rapito completamente: “Tutto accadde il primo giorno che entrai in un teatro; mi resi conto che, dopo esser salito sul palco per la prima volta, non avevo nessuna difficoltà a leggere a voce alta e a tirar fuori i miei sentimenti. Oggi posso dire che non potrei fare a meno di vivere ciò che ho dentro e tiralo fuori. Uno dei miei nuovi insegnanti mi fece capire che il mio mondo interiore – quello che riuscivo a esprimere nella vita quotidiana – poteva uscire anche nell’esperienza teatrale. Fu una folgorazione”.
Sei molto legato alla tua terra la Sicilia…Pensi che sia fondamentale per il tuo percorso?
Devo dire che la Sicilia per i registi è fonte di ispirazione ed è per questo che si fanno moltissimi film; sicuramente prossimamente avrò modo di partecipare a nuovi lungometraggi di tematica Sicula. Ho avuto modo di recitare su Un Santo senza parole la vita di un Santo Siciliano: mi ha dato molto quest’esperienza ma sento che un vera grande occasione deve ancora arrivare. Sono molto felice perché per me è sempre un principio di grande orgoglio. In questo periodo sto lavorando su uno spettacolo tutto di stampo siciliano in cui racconto la mia terra attraverso gli occhi di un bambino, dunque senza alcun pregiudizio.
Cosa ci racconti sulla tua vita privata?
Vivo a Roma da tre anni, studio e mi occupo di laboratori teatrali; nel tempo libero mi dedico alla mia vita spirituale. Sono Cristiano Cattolico, faccio sport per tenermi in forma, al momento sono single ma non perdo le speranze di trovare la persona giusta. L’affetto più grande è il profondo legame con la mia famiglia e infine sono…Una buona forchetta!