Un pop cantautorale, ormai marchio di fabbrica dell’intero progetto, accoglie il racconto di una ragazza che, facendo i conti con la propria fragilità, cerca di trovare il proprio posto nel mondo.
Lav, diminutivo di Lavinia, è una ragazza fragile e sincera. Sospesa tra il mondo reale e un mondo che esiste soltanto nella sua mente, si dimena per trovare la forza e il modo di far coesistere le due dimensioni senza venirne risucchiata. Così cerca di orientarsi nella complessità dei rapporti con gli altri, ma tutto si trasforma in indolenza e in smania.
È fragile, come sono fragili tutti, loro malgrado, ma rispetto agli altri sembra aver perso la forza di nascondere la sua fragilità, sa di avere una spada affilata, ma combatte senza scudo, e questo la fa sentire nuda e indifesa. Una parte di lei vorrebbe averlo, uno scudo, vorrebbe essere come gli altri, ma nella tentazione di conformarsi vede più vigliaccheria che coraggio. Di fatto il suo è un esilio, una scelta di purezza, nonostante tutto.
Il brano è tratto da “DI CHE COSA HAI PAURA?”, il disco d'esordio del cantautore del Montefeltro. Un album contaminato dal folk, dall’elettro-pop di matrice Nord Europea e dall’indie-pop italiano.