XXXI CIVITAFESTIVAL Grande chiusura con Luigi Lo Cascio in Ogni ricordo un fiore






In scena in un percorso alla scoperta degli scorci dell’antica Falerii Veteres, tra il Duomo dei Cosmati, il Chiostro di San Francesco, la Curia Vescovile e Forte Sangallo: 

Greg, il teatro interculturale di Exodos, la fischiatrice 2 volte campionessa Akiko Shibata, Manuela Kustermann e Cinzia Merlin

Forte Sangallo, Via del Forte, 1 – Civita Castellana



 

Forte Sangallo, Via del Forte, 1 – Civita Castellana (VT). Ore 21.30

Il XXXI CivitaFestival a Civita Castellana (VT), con la direzione artistica di Fabio Galadini, chiude in bellezza con un’ultima settimana che dal 24 al 28 luglio vedrà in scena le eccellenze della scena italiana e internazionale, teatrale, lirica e musicale con: Luigi Lo Cascio in Ogni ricordo un fiore, Greg in AgGregazioni, il teatro interculturale di Exodos, la fischiatrice 2 volte campionessa Akiko Shibata con Akiko Tamura direttamente dal Giappone e La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello con Manuela Kustermann e Cinzia Merlin in OVIDIO - Heroides Vs Metamorphosys.

Nadeshiko
Mercoledì 24 luglio 21,30 al Duomo dei Cosmati con Akiko Tamura, arriva la grande lirica con un ospite speciale: Akiko Shibata, fischiatrice 2 volte campionessa mondiale di fischiomusiche di Verdi, Mozart, Puccini, Rossini, Caccini, Hendel. Nadeshiko è il nome di un fiore comune in Giappone e fin dal tempo antico è sempre stato celebrato da poeti e romanzieri, tant’è che molto spesso lo si usa per indicare la figura ideale della donna giapponese (YamatoNadeshiko). Nadeshiko è il simbolo del coraggio, dell’eroismo, ma soprattutto il Nadeshiko Bianco è il simbolo della bravura e del talento. Quando s’è trattato di trovare il nome per questo gruppo di giovani e bravissime musiciste la scelta è parsa ineluttabile. Il loro repertorio concertistico all’estero parte dai pezzi rinomati della lirica italiana fino ai brani giapponesi sia antichi che contemporanei. Il concerto, durante il quale le giovani musiciste si alternano sul palco con varietà di timbri, voci e talento, è assolutamente fresco e gradevole, adatto anche a chi non frequenta solitamente la musica lirica. Il pubblico rimane entusiasta non solo per la loro bravura, ma anche per l’atmosfera familiare e simpatica che sanno creare unitamente all’eleganza degli abiti tradizionali indossati.

Exodos
Giovedì 25 luglio, al Chiostro di San Francesco, presso la Curia Vescovile è la volta del progetto teatrale Exodos, progetto nato dal percorso svolto da un gruppo di lavoro composto da italiani, israeliani ed africani sul tema dell’immigrazione. Entrando in contatto con luoghi dove risiedono immigrati clandestini (ex fabbrica della penicillina in via Tiburtina e Baobab Experience) vengono esplorate le loro storie, dai luoghi d’origine dell’Africa centrale, ai i viaggi che hanno dovuto affrontare per fuggire da situazioni violente, su verso il nord Africa, passando per i centri di raccolta in Libia, fino alle traversate in mare. Da queste storie sono stati estratti modelli narrativi sviluppati per la scena arrivando alla composizione di uno spettacolo prevalentemente visivo, che superando le barriere linguistiche, fosse in grado di raccontare le esperienze raccolte e di riproporle a chi le aveva fornite, in un lavoro di scambio e cooperazione capace di essere testimonianza delle esperienze vissute.

Ancora teatro, sabato 27 luglio 21,30 con La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello che presentano OVIDIO - Heroides Vs Metamorphosys: incontro artistico tra Manuela Kustermann messaggera onirica di parole e poesia del grande poeta latino Ovidio e Cinzia Merlin virtuosa pianista, entrambe impegnate alla ricerca di un percorso di contaminazione delle arti, propongono una fusione tra musica e poetica dove i confini di una e dell’altra si perdono in entrambi i percorsi artistici dando vita ad una via infinita di trasformazioni. Uno spazio scenico in cui le intense sonorità vocali della parola incontrano, si scontrano e si fondono con i significati reconditi della musica raccontata da un pianoforte sotto l’aura del poeta latino Ovidio. Una perfetta sintesi tra teatro e musica in cui il classicismo letterario e musicale viene riletto, reinterpretato e rinnovato verso i nuovi orizzonti della contemporaneità.
Manuela Kustermann

Cinzia Merlin

Edoardo Riganti Fulginei

Enrico+Pieranunzi+

Greg

La grande chiusura del XXXI CivitaFestival, il 28 luglio, è affidata a Ogni ricordo un fiore, con Luigi Lo Cascio, evento organizzato in collaborazione con il Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli nell'ambito della Rassegna Palcoscenico - ARTCITY 2019: in viaggio da Palermo a Roma, il protagonista rilegge i suoi duecentoquaranta (e oltre) tentativi di romanzo, tutti interrotti, e decide cosa farne. Cercare di cimentarsi in ogni genere e stile, senza mai riuscire a sceglierne uno, portare a termine un’opera e potersi così dire scrittore. Questi tanti cominciamenti narrativi disegnano, tassello dopo tassello, la figura del protagonista: in ognuno degli incipit è contenuta una scheggia della sua vita, delle sue ossessioni, delle sue paure e dei suoi desideri.

 

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