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Mercoledì 22 Luglio, dopo il grande successo di E la vita torna, esce il nuovo singolo estivo del cantastorie Michele Pecora, dal titolo È già estate, per l’Etichetta Starpoint Corporation.
Mercoledì 22 Luglio, dopo il grande successo di E la vita torna, è uscito il nuovo singolo estivo del cantastorie Michele Pecora, dal titolo È già estate, per l’Etichetta Starpoint Corporation.

Un nuovo imperdibile racconto del Cantastorie Michele Pecora, che con i tratti delicati di un acquerello dipinge la stagione tanto amata.


È già estate nasce da un’armonia che Michele, come è sua abitudine, teneva da tempo in quell’angolo di memoria dove custodisce ogni nota, ogni parola, quando ancora non sono canzoni, ma accenni di poesia, che escono dalle pagine per entrare, grazie anche al supporto di bravissimi musicisti, in un ritmo coinvolgente.
“L’idea dalla quale sono partito è quella dell’onda: il ritmo della vita, ma anche l’onda che cerca il surfista per cavalcarla e spingersi oltre i propri limiti. L’onda che incontra il vento sospingendo la barca a vela, facendola sollevare e ricadere sull’acqua emettendo un grido, un boato che è musica per i naviganti”.
Dal ritornello: “Ritorneranno i sogni e i giochi per la strada, chiassosi e colorati a farci compagnia, per noi da sempre naviganti senza meta ad aspettare l’onda che ci porti via”.
La vera protagonista è l’estate e qualunque estate ognuno di noi decida di ricordare o di vivere. È il momento della spensieratezza, dell’allegria ma anche della riflessione nostalgica. È il tempo in cui "i rumori del mondo fanno meno male", entrano nelle nostre vite dalle finestre aperte che si affacciano su piazze assolate dove i bambini ritrovano la libertà e i giochi di sempre.
L’estate è il tempo degli amori improvvisi che inseguono i giorni. È la stagione che ci rimane addosso con il colore del sole.
Michele Pecora Biografia Pop- Up
“I poeti giocolieri stanno sempre in bilico sulle parole” questo inciso, tratto da “Poeti” che Michele Pecora ha presentato come inedito a Ora o mai più, tratteggia i contorni dell’autoritratto che Michele fa di sé. Un acquerello dai toni delicati, dai tratti leggeri, perché questo è Michele.
Un cantastorie, un artigiano di parole che sa stare in bilico sulle parole senza volare troppo in alto per scrutare, osservare ciò che lo circonda.
Michele dal 1977, anno del suo esordio, ha saputo attraversare una lunga pagina di storia della musica, crescendo e rimanendo “a tempo con i tempi”, senza però rinunciare alle sue ballate, alla sua musica e a uno stile inconfondibile.

Michele ama raccontare di quanto sia stata importante la sua famiglia: “Ho avuto una bella famiglia che è stata la mia vera fortuna. Sono nato il 6 ottobre 1957, ad Agropoli quinto di sette fratelli, educati al rispetto degli altri e alla ricerca della verità. Mia mamma era una persona straordinaria, che ha saputo essere molto presente, ma con discrezione, dedicandosi totalmente alla famiglia. Mio papà, dotato di un’intelligenza e un carisma non indifferente, aveva un’apertura mentale straordinaria verso il mondo e verso il futuro, essendo in grado di comprendere anche quello che non aveva mai visto. Era avvocato, ma anche abilitato all’insegnamento del francese nelle scuole medie. Insieme hanno vissuto il mio percorso con un’attenzione e una delicatezza che non potrò dimenticare. Ho impresso nella memoria una loro immagine, alla finale di Castrocaro, quando vinsi; cercandoli con lo sguardo li vidi alzarsi in piedi e salutarmi con la mano. Fin dall’inizio mi hanno permesso di inseguire i miei sogni, con una fiducia che mi ha reso libero”. Michele, che trascorreva le giornate in solitudine, comincia a scrivere molto presto mosso da un’esigenza istintiva e irrinunciabile. È a sé stesso - riflesso nello specchio - che promette che scrivere canzoni sarà il suo mestiere. Da lì il Conservatorio a Pesaro e un sogno che diventa realtà.
Michele Pecora è un viaggiatore solitario che porta con sé ricordi, emozioni, parole che conserva gelosamente e un sogno: riuscire a vedere il futuro, per capire quello che verrà.
“Ho un rapporto speciale con i ricordi, una nostalgia profonda che non è mai tristezza, ma, immagini che tengo nel cuore, a memoria. Questa è la mia vera forza, quello che mi permette di superare i momenti di difficoltà. Odori, profumi dell’infanzia, delle persone che mi sono state accanto, sono il mio bagaglio per la vita. Vivo a piene mani il presente, nel cuore i ricordi e il desiderio di vedere il futuro”.
Michele col suo atteggiamento riflessivo e riservato, non ha mai scritto cercando il consenso, ma con l’ispirazione di un pittore che sa osservare con attenzione ciò che lo circonda e quello che ha dentro.
Una delle sue caratteristiche più spiccate è la voglia di comprendere gli altri, di là dalle apparenze. “Io credo che ognuno abbia le sue sofferenze che spesso condizionano il nostro agire. Ho un forte senso di giustizia che passa attraverso la tolleranza e la capacità di non giudicare”.
Michele Pecora, ha scritto molto, ha fatto musica a tutto tondo, diretto orchestre, mettendosi in gioco sempre, rimanendo fedele alla sua essenza di cantastorie.
Un uomo dai modi gentili e pacati che conserva per sé parole che ancora non hanno note, e forse resteranno poesia.