L’importanza di una sana e fattiva collaborazione interprofessionale e del ruolo professionale del Farmacista in materia di Salute ai tempi del Coronavirus

Un periodo estremamente particolare, quello emergenziale, in cui il Paese è impegnato in una prova
difficile ad alto impatto socio-sanitario. Con la riapertura degli istituti scolastici e la ripresa delle
attività didattiche, è essenziale essere attenti e vicini al mondo della scuola svolgendo, negli
opportuni ambiti di competenza, attività di educazione e prevenzione sanitaria.

Un periodo estremamente particolare, quello emergenziale, in cui il Paese è impegnato in una prova difficile ad alto impatto socio-sanitario. Con la riapertura degli istituti scolastici e la ripresa delle attività didattiche, è essenziale essere attenti e vicini al mondo della scuola svolgendo, negli opportuni ambiti di competenza, attività di educazione e prevenzione sanitaria. Futurpharma, Associazione nazionale farmacisti, specialisti della Salute, per lo sviluppo professionale e per la Comunicazione Scientifica, vuole ribadire l’importanza di una sana e fattiva collaborazione interprofessionale e del ruolo professionale del Farmacista in materia di Salute, soprattutto in questa fase.

Lavorare insieme per garantire conoscenze più approfondite nell’ambito Covid-19 e prossima stagione influenzale, maggiore tranquillità ai pazienti, è l’obiettivo che FuturPharma vuole rimarcare, ricordando lo spirito di collaborazione e servizio verso i cittadini, che ha contraddistinto la classe medica e dei farmacisti. "Riportare serenità nel dibattito sulle tematiche attuali, eliminando fuorvianti distorsioni del pensiero espresso, è assolutamente necessario". Lo ha detto il Dr. Emanuele Tandurella, Coordinatore nazionale di Futurpharma.

“Futurpharma, ha evidenziato poi la Dott.ssa Rossana Matera, Presidente di Futurpharma, è in piena sintonia con il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), il Dr. Filippo Anelli, il quale sostiene che quando si individua nella farmacia, la struttura idonea alla dispensazione di tutti i farmaci e nel Farmacista, il professionista diventa responsabile del corretto impiego. È altresì, evidente, che l’evoluzione scientifica, nonché la progressiva digitalizzazione del sistema Salute, amplificate dalla pandemia in corso, richiedano un nuovo passaggio culturale. Affermare le competenze uniche e specifiche del Farmacista, quali il sapere scientifico del farmaco, che lo rendono un consulente sanitario trasversale, costantemente a contatto con il cittadino, in grado di formarlo e informarlo correttamente di materia di salute e prevenzione primaria. Sarà fondamentale che le attività del farmacista debbano integrarsi con quelle del medico il più possibile senza che ciò determini una difficile commistione di ruoli, competenze e responsabilità”.

L’associazione Futurpharma è pronta a sostenere nuovi interventi che coniughino una più ampia e nuova visione del Farmacista, con il principio basilare, di esclusiva pertinenza del medico, del ruolo di prescrittore che si estrinseca con la ricetta medica quale unico atto che riassume il momento diagnostico e la scelta terapeutica. Coerentemente con quanto recentemente espresso dal Presidente FOFI, On.le Dr. Andrea Mandelli, ha poi aggiunto il Coordinatore Nazionale di Futurpharma, il Dr. Emanuele Tandurella.

“Sarà importante confrontarsi con le altre realtà europee, in cui il Farmacista è chiamato a operare in attività che esulano dalla quotidiana erogazione della prestazione farmaceutica, in termini ad esempio di attività vaccinale, ma sono vicine alle richieste di salute che provengono dalla società civile. In accordo con il codice deontologico del Farmacista (art.10 comma 3), Futurpharma crede, che nella collaborazione con il medico, il Farmacista debba intervenire in modo più approfondito con le proprie competenze specifiche per assicurare la migliore appropriatezza terapeutica ai pazienti”. ​

Futurpharma, pertanto, ritiene necessario il dialogo tra la classe medica e quella dei farmacisti, al fine di ridisegnare insieme una nuova architettura socio-sanitaria in cui tutte le figure sanitarie, possano interagire a favore di nuovi standard qualitativi di maggior rilievo in materia di salute a favore del cittadino.

Marialuisa Roscino




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