“Come Melina al suo tempo, da bimbetto mi avventuravo tra i sassi e le rovine del Monastero di S. Maria dell’Aspro, contravvenendo alle ammonizioni degli anziani, “Stai attento, non ci andare, lì abita il Monachicchio”.


Da qui parte il percorso antropologico e introspettivo del designer lucano, in grado di viaggiare nel tempo con la sua arte, Salvatore Vignola, attraverso storie di vita vissuta, leggende e persone care, per giungere al suo compimento con la proposta Primave-ra/Estate 2021, presentata in occasione dell’edizione di settembre 2020 di Altaroma. Un viaggio che rappresenta un tributo alla sua terra, alle sue storie e ai suoi personaggi.
Dodici i look che compongono la collezione, ricca di tradizione e poesia; completi e cami-ce dai volumi ampi e fluttuanti, abiti fascianti e sottovesti con coulisse verticali che creano spacchi profondi, castigati da shorts in pizzo.
Penetrante la presenza dei capispalla realizzati in gabardine, proposti in molteplici solu-zioni, dal classico doppiopetto rivisitato nella forma, fino allo stampato, passando per il destrutturato, una vera e propria armatura.


I tessuti sono studiati per garantire un’accurata esperienza visiva e tattile; si alternano denim, seta e mussola, proposti in tinta unita e con piccole illustrazioni di natura medioe-vale, a creare un pattern frutto della collaborazione con il print designer Claudio Aritzu.
Dall’unione tra la sapiente esperienza di FABBRICA TORINO eyewear e lo stile Vignola, nasce una capsule di occhiali dai connotati iconici, mentre piccole borse gioiello fanno capolino tra foulard stampati svolazzanti dall’animo rivoluzionario, stendardo di una eroi-na moderna.
Gioielli e monete completano i look, a testimonianza di enormi tesori greco-romani, custo-diti dal Monachicchio che li va promettendo a chiunque gli riesca rubare il cappello.
Si ringrazia il brand FABIO RUSCONI per le calzature utilizzate durante la sfilata.
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Merone Mario