“Parkinson, Alzheimer o… Idrocefalo Normoteso? Una patologia curabile”: grande interesse per la conferenza alla Camera dei deputati

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“Parkinson, Alzheimer o… Idrocefalo Normoteso? Una patologia curabile”: grande interesse per la conferenza alla Camera dei deputati

Roma: Grande interesse intorno alla conferenza stampa “Parkinson, Alzheimer o… Idrocefalo Normoteso? Una patologia curabile”, che è svolta presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. L’evento, fortemente voluto dall’On. Marina Marchetto Aliprandie moderato da Adriana Riccio della A&G Global Events, ha acceso i riflettori su una condizione spesso misconosciuta che colpisce prevalentemente le persone con più di 65 anni: l’idrocefalo normoteso.  

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La conferenza, infatti, ha evidenziato come questa patologia, caratterizzata da una triade di sintomi quali demenza, incontinenza urinaria e difficoltà nella deambulazione, venga spesso confusa con altre malattie neurodegenerative come il Parkinson o l’Alzheimer. 

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On. Marchetto Aliprandi

Tuttavia, a differenza di queste ultime, l’Idrocefalo normoteso, se diagnosticato tempestivamente, può essere trattato efficacemente, portando alla guarigione del paziente e al recupero di una vita normale.  

Ad accogliere i presenti l’On. Marchetto Aliprandi: “Questo evento rappresenta un’occasione cruciale per sottolineare l’importanza di una diagnosi precoce che può letteralmente salvare i pazienti dall’oblio e restituire loro una vita piena. Coinvolgere le Istituzioni in questo percorso è essenziale perché rappresentano un canale autorevole e strategico per dare voce alla ricerca, sensibilizzare il pubblico e rafforzare la rete tra medici, cittadini e mondo politico.

L’iniziativa ha riscosso grande interesse, confermando così la necessità di approfondire la conoscenza dell’idrocefalo normoteso e di promuovere una maggiore consapevolezza sulle possibilità di diagnosi e trattamento di questa patologia”.

È stata poi la volta dell’On. Paolo Trancassini, Questore della Camera dei Deputati: “Perché si accendano i riflettori su questa patologia voglio promuovere una campagna di sensibilizzazione e prevenzione all’interno della Camera. Purtroppo, abbiamo un sistema normativo di bilancio rigido in cui la prevenzione è catalogata come spesa e non come risparmio in quanto non è quantificabile. Bisognerebbe essere lungimiranti e liberare risorse che non sono una spesa bensì un risparmio”.

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On. Trancassini

Prima di passare la parola al mondo scientifico l’On Marchetto Aliprandi ha letto il messaggio inviato per i presenti da Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute: “Questa malattia continua ad essere sottodiagnosticata in ambito clinico. Richiede dunque la massima attenzione, per le sue ripercussioni sanitarie e sociali”.

Il neurochirurgo Dr. Gianpaolo Petrella, esperto nella diagnosi e nel trattamento dell’Idrocefalo normoteso e direttore scientifico dell’Associazione Neuro Vita, ha quindi illustrato le peculiarità della patologia e le possibilità terapeutiche: “Questa malattia è legata ad un aumento delle cavità dell’encefalo con un accumulo eccessivo di liquor che schiaccia il cervello. Con una TAC o una Risonanza Magnetica la si può riconoscere e trattare chirurgicamente posizionando un tubicino nel cranio per drenare il liquor in eccesso. Purtroppo, solo il 20-25% dei casi è correttamente riconosciuto. È dunque fondamentale puntare su una maggiore formazione e sensibilizzazione a partire proprio dai medici”.

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Dr Petrella

Il Prof. Rocco Roberto Cerchiara, docente universitario ed esperto in Statistica sanitaria, ha riferito la sua analisi sui costi della Sanità Pubblica legati a diagnosi errate di idrocefalo normoteso offrendo così

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Prof. Cerchiara

una preziosa prospettiva sull’importanza della sensibilizzazione su temi sanitari di rilevanza sociale: “Ogni anno un paziente di Alzheimer o Parkinson costa allo Stato circa 50-70mila euro. Un paziente con idrocefalo normoteso sottoposto alla chirurgia, invece, ne costerebbe in totale 13mila euro. Nell’arco del decennio 2024-2033 i casi stimabili in Italia variano da 134mila a 707mila. Se riconosciuti e curati correttamente determinerebbero un risparmio per il SSN tra i 93,6 e i 464 miliardi di euro”.

Un momento significativo è stato il collegamento video con il conduttore Flavio Insinna che sosterrà la causa con la sua partecipazione il 26 maggio a Palazzo Merulana ad un’asta di beneficenza intitolata “Dall’oblio alla luce, dall’immobilità al movimento”, con opere d’arte, quadri e sculture, il cui ricavato andrà a sostenere Neuro Vita e la campagna di informazione sull’idrocefalo normoteso.

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Collegamento Insinna

A&G Global Events esprime un sentito ringraziamento all’Onorevole Marina Marchetto Aliprandi e alla Dott.ssa Maria Soave Nardi per il loro prezioso sostegno e impegno nell’organizzazione dell’evento.  

Foto: Paolo Parlati

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