Tumori del sangue: la Regione Siciliana dà il via ad una nuova cura, senza chemioterapia e a durata fissa

Tumori del sangue: la Regione Siciliana dà il via ad una nuova cura

Dopo l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, l’innovativo trattamento
per la leucemia linfatica cronica sarà prescrivibile e rimborsabile. Ogni anno 1200 nuovi casi in Italia.

Dopo l'approvazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, l'innovativo trattamento per la leucemia linfatica cronica sarà prescrivibile e rimborsabile. Ogni anno 1200 nuovi casi in Italia.
Prof. Francesco Di Raimondo

CATANIA - Dopo l’approvazione del l'Agenzia Italiana del Farmaco, la Regione Siciliana ha dato il via alla prescrivibilità e rimborsabilità di un nuovo trattamento, senza chemioterapia e con durata fissa, per chi soffre di leucemia linfatica cronica, grave tumore del sangue che colpisce oltre 1200 italiani ogni anno. “Finalmente è disponibile la combinazione di venetoclax e rituximab - spiega il Prof. Francesco Di Raimondo, direttore Ematologia al Policlinico di Catania - una innovativa classe di farmaci in grado di aumentare le remissioni complete e il tasso di risposta complessivo nei pazienti che non hanno risposto alle terapie precedenti. Adesso è rimborsata dalla Regione e per la prima volta può essere prescritta per una durata limitata e non a vita: ovvero dopo 24 mesi i malati potranno interromperne l’assunzione”. 

Questo tipo di leucemia colpisce midollo osseo, sangue e strutture linfatiche, con un’incidenza in ascesa vertiginosa nella terza età, con prognosi spesso sfavorevole. La nuova combinazione inibisce in maniera selettiva la funzione della proteina BCL-2 e quindi attiva la morte programmata delle cellule tumorali, incluse le cellule cancerose; inoltre controlla eventuali effetti collaterali. L’ematologia italiana gode di centri specializzati ed eccellenti cone la Divisione di Ematologia del Policlinico catanese, riferimento nazionale e d esempio di integrazione tra ricerca, diagnostica avanzata e clinica: "Seguiamo circa 400 pazienti affetti da questa patologia - prosegue Di Raimondo - circa 100 in trattamento con vari approcci terapeutici. La novità terapeutica, proposta da Abbvie, consentirà di vivere più a lungo, interrompendo i farmaci dopo 2 anni; oltre ad avere un costo definito, quindi un risparmio per la spesa pubblica”.

 



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