Sono le anime più sensibili, quelle più inquiete, che hanno la capacità di far echeggiare forte gli stati d’animo tanto da far sfociare un’immaginazione affabulante, un sogno, in una artistica realtà, potremmo dire che essendo in qualche sono un passo avanti, siano i pionieri del mondo.
Ed è a Palazzo dei Diamanti di Ferrara che il 3 marzo vi sarà l’inaugurazione della mostra “Stati d'animo. Arte e Psiche tra Previati e Boccioni” che vuole proprio indagare e narrare le tendenze innovative e utopistiche insieme, che, tra l’ottocento e il novecento, rappresentarono attraverso le opere d’arte le vibrazioni emozionali e gli spettri, che agitarono le coscienze di “fin de siècle” in particolare degli artisti, mettendole a fattor comune con l’odierno osservatore.
La mostra, visitabile fino al 10 giugno 2018, è stata curata da Fernando Mazzocca, Maria Grazia Messina, Chiara Vorrasi e vede il patrocinio della Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.