LIFF6: Rean Mazzone e Anna Vinci a Lamezia per “La mafia non è più quella di una volta”

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Lamezia Terme, 14 novembre. La seconda giornata del Lamezia International Film Fest diretto da Gianlorenzo Franzì si è conclusa con l’incontro con il produttore cinematografico Rean Mazzone e la produttrice e scrittrice Anna Vinci, che hanno presentato l’ultimo film di Franco Maresco La mafia non è più quella di una volta (per la sezione VISIONI NOTTURNE curata dal critico Marco Cacioppo e dedicata ai film di genere).

Lamezia Terme, 14 novembre. La seconda giornata del Lamezia International Film Fest diretto da Gianlorenzo Franzì si è conclusa con l’incontro con il produttore cinematografico Rean Mazzone e la produttrice e scrittrice Anna Vinci, che hanno presentato l’ultimo film di Franco Maresco La mafia non è più quella di una volta (per la sezione VISIONI NOTTURNE curata dal critico Marco Cacioppo e dedicata ai film di genere).

“Questo film ha avuto una gestazione particolare – ha esordito Mazzone – che è iniziata con la fine di Belluscone - Una storia siciliana (Franco Maresco, 2014), dall’esigenza di completare quel percorso”. L’opera, infatti, è uno straordinario e insolito ritratto della Sicilia di oggi e sulla ‘contradditoria’ memoria di Falcone e Borsellino. “Abbiamo deciso di affiancare un personaggio come Letizia Battaglia all’antimafia più pura, quella più vera, perché purtroppo la stessa antimafia ha avuto una degenerazione come accade per tutte le associazioni. Nel bene e nel male, volevamo comprendere meglio questo fenomeno”, ha continuato il produttore. Infatti, a muovere tutti i protagonisti di questo film è stata una vera e propria urgenza intima e personale – “Non c’è nessun atto di eroismo nel trattare certe tematiche. Semplicemente, c’è chi in una realtà asettica e spesso troppo morbida, avverte questa necessità”.

A fare eco a Rean Mazzone Anna Vinci, anche lei produttrice del film, scrittrice, biografa e amica intima di Tina Anselmi che ha esordito con un provocatorio: “Io non sono impegnata politicamente e socialmente, io sono militante! E la militanza è una di quelle cose per cui vale la pena vivere”. “La vera tragedia di questo paese – ha continuato – è la mancanza di coraggio e di passione, unite all’autoreferenzialità e al moralismo. L’arte non ha bisogno di moralismo, ma di sporcarsi le mani. Per questo un film come quello di Maresco è così importante”.

Questa mattina Rean Mazzone e Anna Vinci hanno poi incontrato gli studenti del Liceo Tommaso Campanella e, per l’occasione, la Vinci ha presentato anche il suo libro Gaspare Mutolo: La mafia non lascia tempo.






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