Graziano Scarabicchi è il volto italiano più spot che lo vogliono per le loro campagne pubblicitarie.
Classe 1985, nato a Città di Castello, Graziano vanta un curriculum di prestigio, con quasi 100 campagne pubblicitarie (un vero record), esperienze nel mondo del cinema, della fiction e dei cortometraggi.
Graziano Scarabicchi è il volto italiano più ricercato dai brand internazionali, che lo vogliono per le loro campagne pubblicitarie.
Classe 1985, nato a Città di Castello, Graziano vanta un curriculum di prestigio, con quasi 100 campagne pubblicitarie (un vero record), esperienze nel mondo del cinema, della fiction e dei cortometraggi.
Versatile, poliedrico, dinamico. L’attore perfetto per ogni tipo di spot!
Una delle sue ultime fatiche riguarda la nuova campagna di un noto marchio internazionale che produce rasoi, schiuma da barba e prodotti di bellezza per gli uomini.
Graziano ha lavorato accanto a due personaggi molto amati, per motivi differenti: Luca Argentero e Daniele De Rossi.
- Com’è stato lavorare con loro? Uno attore e l’altro no. Vi siete capiti subito?
- Sono entrambi dei grandi: Argentero nel mondo del cinema e delle fiction, de Rossi un grande campione di calcio. È sempre stimolante lavorare con persone ai massimi vertici perché ti sprona a dare il meglio di te: Luca è torinese e ha un’impostazione più composta e riservata, gli ho portato i saluti di sua cugina Alessia Ventura che è una mia amica, e gli ho fatto gli auguri perché era diventato da poco papà, abbiamo parlato della fiction “DOC” che ho seguito con passione durante il lockdown. Con de Rossi abbiamo parlato di Sara, sua moglie, con cui avevo girato un film per il cinema a dicembre: “Uno di famiglia”, e di tatuaggi visto che era in procinto di farne uno su tutta la schiena. Tutti e tre insieme abbiamo parlato di viaggi, visto che abbiamo girato poco prima di partire per le vacanze. Diciamo che erano tutti e due molto gentili e propensi al dialogo, soprattutto De Rossi con la sua vivacità romana.
- Avevi avuto modo di lavorare con uno dei due precedentemente, o si tratta di una prima volta?
- Era la prima volta che lavoravo con entrambi e di ognuno conserverò un bel ricordo.
- Girare spot al tempo del Covid: com’è cambiato il tuo lavoro?
- È tutto molto diverso, abbiamo fatto il sierologico prima di entrare a contatto con altre persone e nelle sale, c’era un dottore che eseguiva i test e dopo 15 minuti ci dava il risultato, e dovevamo stare costantemente con le mascherine. Soprattutto si è persa la leggerezza nel modo di approcciare agli altri, di abbracciarsi e stare insieme. C'è molta più compostezza e diffidenza.
- Sei richiestissimo dai più prestigiosi brand internazionali: qual è il segreto?
- Dopo tanto studio e tanta gavetta mi sono ritagliato il mio spazio nello showbiz. Di sicuro ha fatto la differenza tanta preparazione e studio, poi mi riconoscono un’immagine rassicurante e affidabile, che va a braccetto con la preparazione e la freschezza, unita all’immediatezza.
- Quali sono i prossimi progetti a cui stai lavorando?
Ho altri spot che dovranno uscire a breve, di cui purtroppo non potrò svelare nulla perché abbiamo dei contratti che ci impongono la segretezza, però vi posso dire che saranno molto simpatici come quello in onda di Rinazina spray nasale.
- Sogno nel cassetto?
Ne ho tanti ancora da realizzare, quelli che avevo fino ad ora si sono realizzati, quindi sono ottimista e positivo. Mi piacerebbe scrivere una storia per poi girarci un film, e magari come attore vorrei Anthony Hopkins. Praticamente, sono già due!
Non abbiamo molti dubbi sulla sua capacità di realizzarli.
di Rosa Gargiulo