Grande successo per Sila Film Festival in Calabria



AdvertisementSi chiude “col botto “ la seconda edizione del Sila Film Festival, così sostiene il direttore artistico Ivan Orrico. “Dopo il libro del procuratore Nicola Gratteri “ Non chiamateli eroi”, il regista Paolo Licata  insieme con l’attrice Lucia Sardo e la giovane promessa Marta Castiglia hanno lanciato la proiezione del film Picciridda e dato l’appuntamento all’anno prossimo. Una edizione, quella del 2021, piena di appuntamenti dove la letteratura, la tradizione si sono armoniosamente unite al cinema creando un connubio mai visto prima.

Si chiude “col botto “ la seconda edizione del Sila Film Festival, così sostiene il direttore artistico Ivan Orrico. “Dopo il libro del procuratore Nicola Gratteri “ Non chiamateli eroi”, il regista Paolo Licata  insieme con l’attrice Lucia Sardo e la giovane promessa Marta Castiglia hanno lanciato la proiezione del film Picciridda e dato l’appuntamento all’anno prossimo. Una edizione, quella del 2021, piena di appuntamenti dove la letteratura, la tradizione si sono armoniosamente unite al cinema creando un connubio mai visto prima.

I territori Silani che hanno fatto da cornice a questa kermesse hanno dato la possibilità agli ospiti di entrare nella loro cultura e di assaporare i gusti che li contraddistinguono . La manifestazione appunto è partita con la presentazione del libro di Arcangelo Badolati “Calabria terra di meraviglie“ in cui lo scrittore esalta e difende la nostra meravigliosa terra e l’identità di tutti i calabresi. E così come Badolati lo ha fatto l’attore Mirko Frezza nel film Il più grande sogno difendendo i più deboli e i bisognosi. Alla proiezione del lungometraggio ha partecipato anche l’attore coprotagonista Vittorio Viviani che ci ha raccontato di questa originale esperienza sul set. Una volta ormai riscaldati i motori è entrato in pista un “grande pilota”, uno che può guidare solo a certi livelli, la star di Suburra la serie, l’attore Adamo Dionisi che interpreta nel film il ruolo di Manfredi. Un artista completo che si definisce autore e che ha dato tanto al festival con le sue masterclass che hanno spaziato dalla regia , alla scrittura e alla recitazione. Una persona vera che non ha risparmiato commenti e critiche sui cortometraggi in concorso e il cui giudizio ha dato giusto valore ai vincitori delle due sezioni. Nella categoria Mondo Corto abbiamo visto vincere la regista  Valentina Casadei con “ Giusto il tempo per una sigaretta“, mentre nella categoria Diritti Umani il regista Michele Bia con “Gesù in Ferie” .

La letteratura in tutto il festival ha aperto gli incontri con il cinema e preceduto le proiezioni. Lo  scrittore Gioacchino Criaco che ha presentato il libro L’ultimo drago d’Aspromonte, e che è anche l’autore di Anime Nere, romanzo a cui si è ispirato il regista Francesco Munzi con l’omonimo film che racconta una storia di Ndrangheta, ha infatti passato la scena al regista Alessandro Pondi che con il suo film School of Mafia ha ridicolizzato la mafia a colpi di battute dei suoi attori come Nino Frassica, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi”. Insomma, che dire? Un festival che ha raggiunto i pieni voti e che merita anche la lode “grazie ad una figura, ad un brand che” - come dice il direttore artistico Ivan Orrico “ha reso tutto più idilliaco. Vale a dire la figura del maestro orafo Peppino Spadafora e del brand di famiglia G.B Spadafora che ha realizzato i meravigliosi premi del Sila film Festival e che da anni crea anche quelli del festival di Venezia. Che questo significativo accostamento porti tanta vita e tanta fortuna all’evento…”



 

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