ARTE, VINO E TERRACOTTA A FOOD&BOOK





Food&Book, un binomio che comprende tutte le caratteristiche che appartengono al concetto di “cultura gastronomica”, uno dei pilastri italiani, dove il cibo è ormai “moda”, cultura, sapienza e tradizione familiare, connessioni raccontate da Food&Book, la manifestazione diretta da Carlo Ottaviano e Sergio Auricchio, che tornato dal 12 al 14 ottobre nelle storiche Terme liberty Tettuccio di Montecatini con scrittori, chef, sommelier e degustazioni grazie all’organizzazione dell’associazione Leggere Tutti.

Molti gli eventi, tra cui alcuni appuntamenti istituzionali come l'incontro tra il Ministro dell'Agricoltura Centinaio con i dirigenti degli istituti alberghieri d'Italia, ma anche tanti eventi e iniziative all'interno del centro storico di Montecatini dove si festeggerà l'evento-compleanno di Eat Parade, dove a festeggiare Bruno Gambacorta e la sua troupe arriveranno buona parte degli chef e dei produttori che in questi anni hanno contribuito al successo della rubrica del Tg2.

Tra i tanti eventi in calendario sabato 13 ottobre Ore 16.00 alle Terme Tettuccio, Mital Terrecotte, l’EnoArte di Elisabetta Rogai e l’Azienda Agricola I Balzini, alla presenza di oltre 1500 etichette di produttori provenienti da tutte le regioni italiane, raccontano una storia affascinante, di arte, di terracotta e di vino, un magico incontro per ricordare Brunelleschi. Mital dei Fratelli Mariani di Impruneta, il paese della terracotta, il “paese dal colore rosso”, dove la storia legata agli orci e alla cupola del Duomo di Brunelleschi, affonda le sue radici nel periodo Medievale, la “civiltà del cotto“ nata nel XI secolo, che racconta di questo affascinante mondo color rosso brunito, dove vivono ancora grazie alle poche fornaci rimaste, le attività delle famiglie patriarcali di una volta. L’Azienda de I Balzini, che si trova a Barberino Val d’Elsa, nel cuore della Toscana centrale, ai confini tra le province di Firenze e Siena, immersa in un territorio splendido, ricco di testimonianze storiche importanti, quali i reperti della città perduta, l’antica Semifonte, ricordata da una piccola cappella che riproduce la cupola del Brunelleschi in scala. I Balzini, Azienda che fa parte del Comitato Grandi Cru d’Italia, l’associazione nata nel 2005 per tutelare e sviluppare il prestigio delle aziende vitivinicole che da almeno 20 anni producono grandi vini con ratings ai massimi livelli

Diana D'Isanto, che conduce l'azienda agricola de I Balzini, è una giovane donna attenta alle peculiarità e rispetto del territorio, e ha valutato un progetto per introdurre in cantina l'uso di tini in terracotta di Mital per stabilire così un contatto più diretto tra le antiche tradizioni del vino e un prodotto naturale del territorio toscano. Infatti in Azienda da I Balzini si sta sperimentando con Mital, l’Antica Fornace dei Fratelli Mariani a Impruneta i vari processi di vinificazione in orcio e la particolare ossigenazione. In sala del Tettuccio infatti è possibile ammirare un orcio di terracotta dell'azienda imprunetina durante la performance live dell’artista Elisabetta Rogai approfittando dell’appuntamento di Food&Book.

Diana D'Isanto I Balzini

Presentata dal Prof. Marco Nocca, Professore di Storia dell’Arte antica all’Accademia di Belle Arti di Roma, il pubblico delle Terme al Tettuccio assisterà ad una eccezionale performance live dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai, che con la sua esclusiva tecnica EnoArte, dipingere con il vino de I Balzini White Label dell'Azienda Agricola I Balzini, interagendo con gli ospiti, facendo nascere sulla tela una creatura fantastica, l’immagine di un cavallo dal mantello bianco, colto nell’attimo di una corsa pazza, il bianco che diventa colore nelle tonalità e sfumature arricchite dal vino. Quella del vino fermentato nella terracotta è un mercato di nicchia che sta riscontrando un grande interesse da parte di nomi importanti dell’enologia italiana e mondiale che porta a pensare ad un trend generale in ascesa. La terracotta dell'Impruneta ha caratteristiche ideali per la vinificazione e la maturazione del vino, fornisce inoltre un ottimo isolamento termico e quindi ha la capacità preservare il vino da pericolosi sbalzi di temperatura, mentre la sua porosità consente allo stesso di conservare una giusta ossigenazione e tutto ciò, poiché la terracotta è un materiale inerte, avviene senza trasmettere alcun tipo di sapore, cosa che invece non accade quando il vino è conservato nel legno.

MITAL il padre Angiolo e i f.lli Mariani

Altra caratteristica della terracotta è quella di conservare l'integrità dell’uva, il vino si presenta con un colore rosso porpora intenso, deciso e profondo, il profumo dona sensazioni di confettura di frutti rossi in primo piano accompagnate da note leggermente tostate, speziate e di pepe oltreché un sentore minerale dovuto alla terracotta. In bocca una certa morbidezza è resa vitale da una buona vena di freschezza e tannicità.












 

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