INSHALLAH A BOY tour in Italia del regista e attrice protagonista

INSHALLAH A BOY tour in Italia

INSHALLAH A BOY tour in Italia del regista e attrice protagonista

Il regista AMJAD AL RASHEED e l’attrice MOUNIA HAWA
saranno in Italia per presentare il film INSHALLAH A BOY

Annunciate le date del tour in Italia delle anteprime* organizzate alla presenza

del regista e dell’attrice protagonista del film INSHALLAH A BOY,

INSHALLAH A BOY tour in Italia

l’acclamato film giordano vincitore di numerosi premi internazionali

in uscita il 14 marzo con Satine Film e in anteprima italiana a partire dall’8 marzo.

INSHALLAH A BOY

un film di

Amjad Al Rasheed

con

Mouna Hawa
Haitham Omari Yumna Marwan Seleena Rababah

(Durata 113′)

Primo film giordano presentato al Festival di Cannes, nella sezione Semaine de Critique, dove ha vinto il prestigioso premio Gan per la distribuzione e il Premio Rail d’Or e già vincitore del premio La Biennale di Venezia Final Cut in Venice come Migliore work in progress, arriva finalmente nelle sale italiane Inshallah a Boy, opera prima del regista giordano Amjad Al Rasheed. Inshallah a Boy sarà distribuito da Satine Film a partire dal 14 marzo.

INSHALLAH A BOY tour in Italia

Candidato all’Oscar per la Giordania, il film ha colpito critica e pubblico per la sua storia di contemporanea rilevanza e per la splendida interpretazione di Mouna Hawa nel ruolo di Nawal, una giovane madre e sposa che, rimasta improvvisamente vedova, si ritrova a combattere per il suo diritto all’eredità del marito, cioè conservare la propria casa e tenere con sé la piccola figlia Nora, in una società dove avere un figlio maschio cambia le regole del gioco e sembra essere l’unica tutela.

*Le date del tour: in Italia

Venerdì 8 marzo: Milano, ore 20.30. Anteprima italiana al Cinema Godard di Fondazione Prada (Largo Isarco 2, Milano) in collaborazione con FESCAAAL. Proiezione del film seguita da una conversazione tra il regista Amjad Al Rasheed, l’attrice Mouna Hawa, Paolo Moretti, curatore del programma cinema di Fondazione Prada, e Alessandra Speciale, direttrice artistica del FESCAAAL (Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina).

Sabato 9 marzo: Parma, ore 21.00 presso Teatro al Parco, (Parco Ducale 1) in collaborazione con SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI. Proiezione seguita da una conversazione tra il regista Amjad Al Rasheed e l’attrice Mouna Hawa, Filiberto Molossi, critico cinematografico e Andrea Gambetta, Presidente della Solares Fondazione delle Arti.

Domenica 10 marzo: Milano, ore 10.00 matinéé presso Anteo Palazzo del Cinema (Piazza XXV Aprile 8, Milano). Proiezione del film e, a seguire, il regista Amjad Al Rasheed e l’attrice Mouna Hawa incontrano il pubblico. Modera Paolo Pobbiati – Amnesty international.

Domenica 10 marzo: Torino, ore 20.30 presso Cinema Massimo (via Verdi 18, Torino). Proiezione del film e, a seguire, conversazione tra il regista Amjad Al Rasheed e l’attrice Mouna Hawa con Grazia Paganelli, programmatrice del Museo del Cinema.

Lunedì 11 marzo: Bologna, ore 18.30. Serata Evento presso il Cinema Galliera (via Giacomo Matteotti 27, Bologna.) Proiezione del film e, a seguire, il regista Amjad Al Rasheed e l’attrice Mouna Hawa incontrano il pubblico.

Tutte le proiezioni saranno in lingua originale sottotitolata in italiano

Sinossi

Giordania. Oggi. Dopo la morte improvvisa del marito, la trentenne Nawal fatica a far fronte allo sconvolgimento della sua vita. Oltre al dolore della perdita e al ritrovarsi da sola, con una bambina ancora piccola, deve conciliare i rigidi orari imposti dal suo lavoro come badante di un’ anziana signora con le necessità scolastiche della figlia Nora.

Questa nuova, inaspettata, situazione che si ritrova a fronteggiare viene ulteriormente aggravata dalle richieste del cognato che, approfittando di quanto previsto dalla Sharia lì applicata, avanza pretese di eredità da parte della famiglia del defunto che prevedono anche l’abitazione dove Nawal e Nora vivono e lo stesso affidamento della piccola. Nel disperato tentativo di proteggere la casa e la figlia, Nawal ricorre alla menzogna, fingendo una gravidanza per prendere tempo e innescare così la presunzione che possa nascere un figlio maschio, cosa che la tutelerebbe da eventuali pretese ereditarie. Con solo tre settimane per trovare una soluzione, Nawal intraprende un viaggio che mette a dura prova le sue paure, convinzioni e moralità, essendo disposta a tutto pur di proteggere quanto legittimamente le spetta e il futuro di sua figlia.

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