Enrico Magnani l’Arte e la Scienza nella sua magnifica alchimia

 

Enrico Magnani, artista internazionale, per anni e stato impegnato nella ricerca scientifica della fusione nucleare, ed ha poi sentito la necessità di rappresentare questo affascinante mondo scientifico da lui approfondito, attraverso l’arte.

 

La sua prima esposizione è avvenuta a Milano nel 1997 e fino al 2006 è stato un pittore figurativo. Successivamente ha abbandonato la forma espressiva del figurato per dedicarsi all’astratto.

Le sue originali opere, di forte impatto visivo, lo hanno velocemente posto all’attenzione della critica internazionale come le sue esposizioni allestite in musei, fondazioni, gallerie private e istituzioni pubbliche in Italia, Austria, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Danimarca, Belgio e USA.

Le opere di Enrico Magnani sono realizzate in acrilico  e se colpite con un raggio di luce consentono di scoprire ulteriori e suggestive cromie che includono ulteriori strati di brillanti colori e pagliuzze d’oro incluse dall’artista, in linea con i molteplici messaggi che desidera trasferire. Il Magnani infatti vuole rammendare al suo interlocutore che l’uomo può rileggere se stesso attraverso la sua “primordiale” formazione che in se ha gli elementi e minerali delle stelle …”siamo polvere di stelle, infine”, il suo concept Magnani, attraverso l’anima dell’arte e la simbologia dello spirito, ricercare e si spinge oltre, sentendosi un “ricercatore” nel senso più ampio del termine e mettendo in scena dunque i contrasti tra materia e spirito, sacro e profano, esteriore ed l’interiore dell’uomo, corpo e anima.

Le opere di Enrico Magnani sono realizzate su supporto multistrato sintetico, e “dipinte” sotto uno strato di acqua, basculando lo stesso supporto fino a raggiungere la forma cromatica desiderata dall’artista che si aiuta anche attraverso l’utilizzo di getti di aria ed acqua appositamente indirizzati. Non vi è quindi in questo caso ne uso di pennelli ne di mani, come per “non intaccare” la riproduzione delle esplosioni nucleari che caratterizzano la fase finale della vita di una stella. Ed è ciò che simbolicamente questo artista desidera trasmettere ovvero la morte che in se ha anche una rinascita. Spiega lo stesso Magnani che il caos “iniziale” delle nebulose, degli ammassi stellari nell'universo, hanno in se anche un perfetto ordine sottolineato nelle sue opere con rimandi anche alle forme, l’uovo, ma anche il quadrato il triangolo o il cerchio. Convivono quindi nell'universo e nell'uomo che fa parte di esso, sia caos che ordine in uno stupefacente ad affascinante connubio.

(articolo di Ester Campese)

 

 

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