Ha pubblicato circa trenta volumi nei suoi campi di studio e di ricerca. Ad essere accolto con grande interesse in video è stato il suo ultimo saggio edito da Edizioni Nuova Cultura : “Strettamente personale. Singles e coppie non conviventi si raccontano”.
La nota sociologa ha brillantemente risposto alle domande della conduttrice Cinzia Tani, che ha condotto la chiacchierata con curiosità ed intelligenza.
Nel mondo di oggi, c’è un aumento generalizzato della mobilità come requisito richiesto dal sistema; che, poi, a sua volta, si fa tratto identitario della vita personale. Esso prende, alle volte, le forme della singleness; altre, quelle delle coppie che vivono “separatamente insieme”.
Il gruppo dei singles è vasto e variegato; e costituisce ben il 30% della popolazione italiana, compresi gli anziani. Al suo interno si trovano celibi e ex-sposati; dislocati sull’intero arco biografico, addensandosi nelle fasce d’età centrali (trentacinque-sessant’anni). La differenza di genere è più marcata riguardo alle priorità di vita: lavoro, amicizia e sfera sessuo-affettiva. Quest’ultima è centrale per tutti; ma assume per le donne accenti più critici rispetto agli uomini. Profili paralleli?
In emersione, poi, si trova il fenomeno delle coppie non conviventi, che, per scelta per forza, vivono in due case e ménage separati, pur sentendosi e configurantisi come coppia. Sia singles, sia laters sono stati indagati dall’Autrice con un approccio partecipativo, che ha privilegiato le interviste biografiche come unità d’analisi, e le testimonianze in presa diretta.
La narrazione sociologica si snoda agevolmente, arricchendosi di riferimenti alla letteratura, al teatro e al cinema. Studiosa e Donna di grande fascino, Rita Caccamo è storica della sociologia come formazione; ha svolto ricerca in tal senso, per quasi due anni, negli Stati Uniti, dove ha poi pubblicato uno studio sulla “città media” americana (Muncie, Indiana) studiata e ristudiata a partire dagli anni Trenta del secolo scorso. Negli ultimi anni si è occupata di moda e “stili di vita”: artisti di strada, giovani in rivolta, single rampanti, fondatori di “nuove” coppie.
Tutti soggetti individuali e collettivi che condividono una forte dimensione di resistenza. Nel linguaggio sociologico, il diritto di resistenza equivale al diritto di opporsi a ogni attentato o minaccia recati ai diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo e della donna, da parte del potere costituito. Un esempio in tal senso fu rappresentato dai giovani punk inglesi, tra gli anni Settanta e gli Ottanta, analizzati nel suo penultimo libro Rebellion. Dai punk agli artisti di strada.
All’origine, si è trattato di uno studio sul campo, nel corso di un intero anno passato in Inghilterra. Oggi, è la sua riscrittura.

